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Vanoli: “Udinese, difesa a tre in sofferenza con questo Lecce”

Secondo l'ex terzino, l'Udinese ha il tempo di sistemare la classifica, ma non deve commettere altri passi falsi
Monica Tosolini

Cinque stagioni in giallorosso, con 149 presenze e 4 reti; tre con l’Udinese, in cui ha indossato il bianconero per 72 volte. Udinese-Lecce è sicuramente la partita di Rodolfo Vanoli, ex terzino che ha seguito da vicino l’inizio di stagione di entrambe le squadre. Immagina, quindi, più di altri cosa si potrebbe vedere in campo nel posticipo di lunedì 23 ottobre. A partire da quello che potrebbe proporre la squadra di D’Aversa, che con Baroni lo scorso anno ha conquistato la salvezza e che ora arriva in Friuli guardando da molto in alto l’Udinese. In esclusiva a udineseblog.it spiega: “Il punto di forza di questa squadra è il collettivo. Sembra un po’ l’Udinese di un anno fa, quella che era partita bene, con molto entusiasmo e tanta voglia di mettersi in evidenza. Una squadra spavalda, ma anche ben organizzata a livello difensivo. Funzionano benissimo gli esterni, d’altro canto Corvino vive di questo, i suoi allenatori devono adottare la difesa a quattro e avere degli esterni molto forti. Li ho visti contro la Lazio: l’undici di Sarri in realtà era sottotono, ma il Lecce ha delle accelerazioni importanti. E per lunedì recupera Banda, un giocatore che nell’uno contro uno fa la differenza”.

L’Udinese è avvisata, quindi: “La squadra di Sottil dovrà stare attenta: con la difesa a tre, dietro rischia, mentre se si schierasse a cinque, rimanendo più bassa, non soffrirebbe l’uno contro uno. La retroguardia a tre è molto rischiosa perché il Lecce ti aspetta, ti dà campo e poi riparte in contropiede. L’Udinese dovrà fare molta attenzione a non prendere gol”.

Il problema principale, però, è che non riesce a farne: “Adesso in avanti c’è Lucca, giocatore che mi ricorda il primo Bierhoff, quello arrivato a Udine da Ascoli: anche lui aveva avuto all’inizio dei problemi di adattamento. Gli serviva tempo per prendere il ritmo e il contatto con la serie A. Thauvin sta facendo un gran lavoro per la squadra, ma non vede la porta e alla fine contano i numeri”.

Il problema dell’Udinese forse è più che altro.. l’Udinese: “Lo sapete meglio di me, la squadra è cambiata moltissimo, Sottil ha perso giocatori importanti. Ha bisogno di tempo per amalgamare un gruppo fatto di tanti giovani e stranieri. Capisco che però nel calcio il tempo non c’è. Perciò penso che se le cose non vanno, forse bisogna avere il coraggio di cambiare qualcosa. Perché se si continua a non fare risultato, soprattutto nei giovani, subentra la paura”.

In molti pensano che mai come quest’anno la salvezza possa essere a rischio: “Non penso. E’ chiaro che bisogna stare in campana, ma c’è tutto il tempo per recuperare. E’ fondamentale non perdere punti con le dirette concorrenti. Comunque è vero che è ora di evitare di commettere altri passi falsi”.

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