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Cioffi: “Samardzic? Sono convinto farà una grande partita”

Mister Gabriele Cioffi alla vigilia della trasferta in casa dell'Inter
Monica Tosolini

Vigilia della trasferta a San Siro per l’Udinese. Un mese fa, lì, nella Scala del calcio, la prima e unica vittoria bianconera. Domani sarà difficile ripetersi contro un’Inter che deve difendere il primato in classifica. In conferenza stampa, Gabriele Cioffi, dice: “L’analisi post Verona? Per due giorni non ne abbiamo fatte, ci dovevamo ripulire dalle scorie. Poi l’attenzione è andata alla cura del dettaglio nel dettaglio. Volutamente ci sono passato sopra per non farne un caso, senza sottovalutare quanto è accaduto. Quindi abbiamo ripreso il nostro entusiasmo e la voglia di allenarci”.

In attacco, a Milano, quali scelte? Success come sta? Rientra tra le possibili scelte? “Per Isaac lo proviamo tra un paio d’ore. La competizione è importantissima, è bene che ci sia e che lui venga messo in difficoltà, vuol dire che ci siamo tutti”.

Quanto è importante per Lucca proseguire nel processo di crescita? “Non mi spaventa lanciare i giovani e questo è un punto a favore di Lucca. Credo che lui sia un giocatore che ha fatto vedere cose straordinarie, abbia un talento importante e debba imparare ancora tanto, ma mi ha dato una risposta importante con quella prestazione. Mi ha detto: “Sono presente, ci sono”. Anche a Monza e a Milano è entrato bene. Era una prova del nove per lui, e ha battuto presente. Ora deve confermare il potenziale di livello che ha fatto vedere. Poi tocca a me scegliere chi gioca”.

In difesa. Masina è pronto per dare una mano? Potrebbe sostituire Bijol? Pensi di cambiare modulo passando alla linea a 4: “No, perchè andrei contro 30 anni di storia e non mi prendo la responsabilità. Masina viene da un lungo stop, è un bene per la squadra, un elemento trainante, era molto indietro a livello di condizione ma da due settimane sta lavorando molto forte. Io lo vedo più come quinto, ora deve dimostrare di poter essere titolare. In allenamento me lo sta dimostrando. Deve essere resiliente: dal destino e dalle mie scelte dipenderà quando avrà le sue occasioni”.

Cosa si aspetta dagli attaccanti? “Sacrificio, tanto. Mentalità da difensore e gioco da attaccante. Grande umiltà, letture continue su cosa ha bisogno la squadra in quel momento. Dobbiamo solo correre. Dobbiamo essere quasi perfette sempre. Ma basta un passaggio.. c’è da lavorare tantissimo di squadra. Si va lì con la paura sana di non volerle prendere”.

Pereyra come sta? “La scorsa settimana non si è mai allenato ma mi ha detto che voleva giocare e non me la sono sentita di lasciarlo fuori, senza nulla togliere ad altri. Lui è un giocatore che sposta gli equilibri, ma chiunque avesse giocato al suo posto avrebbe fatto altrettanto bene”.

Le mezzali: “Lovric con me è sempre andato forte, non ha mai accettato la condizione che al momento gli ritaglio: mi deve dimostrare quando viene chiamato in causa, che lui vuole una maglia da titolare. Lo sta facendo e continuando così capiterà l’occasione della maglia da titolare”.

Per Samardzic quella contro l’Inter sarà una gara particolare: come lo vede? ” Lo vedo in crescita. Per lui devono essere tutte partite importanti, altrimenti non gioca. Sono convinto che lui farà una grande partita”.

La scelta tecnica di non riportare Pafundi in panchina si riproporrà? “Scelta tecnica”.

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