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Un’Udinese in chiaro-scuro esce indenne dal Mapei Stadium

Ancora un pari contro una diretta concorrente, importante non perdere, ma occhio alla classifica avulsa
Redazione

È sfida salvezza a 9 turni dall’epilogo, e tanto basta per comprenderne l’importanza. 27 punti in 29 gare esprimono più di ogni giudizio la presunta forza di questa Udinese che ad onor del vero fuori dal Friuli ( 12ª con 1,07 punti/partita), pare esprimersi meglio che tra le mura amiche. Ballardini, neo tecnico neroverde, é fine conoscitore di calcio e notoriamente tecnico che tende a rischiare poco, pur se nella circostanza la ricerca della vittoria per i padroni di casa sembra un “must”.

La squadra modenese orfana del proprio alfiere Domenico Berardi, autore di una doppietta di rigore all’andata, si trova di fronte un’Udinese balbettante, in grado di alternare prove dignitose (in trasferta) a scivoloni preoccupanti (vedi Torino).

Anche CIOFFI per contro, non può più permettersi il minimo errore pena scivolare in piena bagarre salvezza o peggio rischiare l’esonero. Perdere a Reggio Emilia significherebbe poi compromettere persino un’eventuale classifica avulsa cui potrebbe essere necessario ricorrere in caso di parità nei punti conquistati (pur nella neutralità di risultati, solo pareggi, i punti ottenuti son pochi)!

Il mister bn nel merito, scioglie i dubbi della vigilia scegliendo PEREZ di rientro dalla trasferta in albiceleste, SAMARDZIC al rientro dal 1º di gioco e LUCCA (in dubbio per il risentimento muscolare patito in nazionale), per una partita dove la “grinta” potrebbe rappresentare fattore dirimente. Chance potenziale anche per BRENNER qualora non si fosse reso indisponibile causa influenza.

Parte la gara con i quasi 1000 tifosi friulani a far sentire la loro presenza in quel di Reggio Emilia ad onta della Pasquetta e di un meteo annunciato inclemente(per fortuna non sarà così). Le squadre si studiano sino al 10º di gioco quando su un diagonale di Laurienté OKOYE respingeva tra i piedi di Pinamonti che da pochi metri calciava a lato. Al 20º primi lampi di Udinese con LOVRIC che non riusciva a finalizzare in rete da pochi passi una bella manovra d’attacco. Al 25º il giallo a BIJOL che al limite stendeva il centravanti di casa. La circostanza in sé non sarebbe così degna di rilievo, se lo sloveno (importante comunque la sua presenza), non commettesse pochi minuti dopo una gran schiocchezza nell’agganciare lo stesso Pinamonti alimentando legittime proteste da parte degli uomini di Ballardini a causa del mancato secondo giallo. Fabbri nella circostanza lasciava addirittura correre il gioco, regalando un sospirone di sollievo a tutto il popolo friulano; sarebbe stato veramente troppo trovarsi per l’ennesima volta in 10, dopo ciò che era avvenuto nella stessa gara d’andata oltre a quella con la Salernitana per lo più grazie ad EBOSELE – la tirata d’orecchi a Jaka dunque non deve mancare caro mister !

Da quel momento parte la miglior fase bn dove a parte le conclusioni (e non é poco!, non proprio da massimo campionato, le manovre scorrono con lucidità ed efficacia. LOVRIC e THAUVIN tuttavia non si dimostrano precisi nelle varie circostanze. C’é anche un po’ di sfortuna altresì, quando al 35º LUCCA anticipa Consigli che toccava quanto bastava per deviare…; la palla finirebbe lentamente in rete se Tresoldi non intervenisse per respingere sulla linea. Pericolo scampato per gli uomini di Ballardini, ma Udinese ancora proiettata alla ricerca di un vantaggio frutto di un netto predominio di gioco. L’errore tuttavia si nascondeva sullo scacchiere tattico materializzandosi attraverso un contropiede ben orchestrato dai neroverdi che conquistando palla ai limiti della propria area, trovavano Luis Henrique in mediana, il quale liberandosi di WALACE, trovava un lanciatissimo Defrel che notoriamente quando vede bn si ringalluzzisce. 70 metri di corsa, gli ultimi 20 con palla al piede, affiancato da un SAMARDZIC che impropriamente si trovava a difendere l’out sinistro, non vantando peraltro il fondamentale del francese. PEREZ chiudeva frettolosamente verso il centro intuendo che i rischi potessero arrivare da quella zona, KAMARA rimaneva in fase d’attacco, mentre Gregoire Defrel con un abile palleggio tra finta di sinistro e passaggio sul destro, finiva la propria corsa con uno scavetto su OKOYE assolutamente incolpevole.

Lo svantaggio scuoteva i ragazzi di CIOFFI che il 150” si riprendevano la meritata parità. Bravo SAMARDZIC a trovare la profondità di THAUVIN che scambiava col TUCU abilissimo a portarsi sul fondo campo; ancora migliore era l’assist sul quale il francese non aveva che da apporre il tap-in vincente. 1-1 forse anche stretto e tutti negli spogliatoi.

La ripresa veniva giocata sulla paura di non perdere e sull’attenzione di non subire un gol beffardo. In un paio di circostanze (una in potenziale fuorigioco) i friulani colpivano due traverse, la prima su bella girata di LOVRIC, la seconda su deviazione di THAUVIN su gran piazzato di SAMARDZIC che non sarà dotato di furore agonistico, ma quando tocca la palla sa sempre cosa farne (sempre l’elemento con la percentuale di passaggi riusciti).

Un paio di inviati a di Laurirnté, veloce ma molto fumoso, è un paio di conclusioni inefficaci di Pinamonti, chiudevano un match che entrambi le contendenti non volevano assolutamente perdere. Forse era lecito attendersi qualcosa in più da cambi, in verità un po’ tardivi. Stupisce come non si sia sfruttata la forza fisica di un PAYERO, il quale avrebbe potuto dare solidità ad un centrocampo, in special modo quando THAUVIN sembrava avvertire le prime avvisaglie di stanchezza.

Stanchezza che secondo noi la squadra ha avvertito all’interno di un match che se vinto avrebbe potuto regalare mezza salvezza, alla vigilia di due gare critiche come Inter (la squadra sarà orfana di LUCCA causa squalifica) e Roma al Friuli, vera croce di questa indefinibile stagione.

15 giorni di lavoro sarebbero dovuti servire a caricare al meglio le pile generando fiducia, e immettendo tanta benzina nel motore, al fine di produrre uno sforzo importante in relazione ad una gara con punti dal proverbiale valore doppio. I nemmeno 6’ di gioco sviluppati nella metà campo avversaria non possono rendere soddisfatto il gruppo anche se le occasioni (specie per LOVRIC) non sono mancate. Manca il gioco purtroppo, e non da oggi… se contro il Sassuolo i giocatori con più palle giocate sono stati nell’ordine FERREIRA, BIJOL, PEREZ .. é tutto un dire! 

Si dovrà dunque continuare a sperare nelle disgrazie altrui, a meno che una volta tanto, il Friuli non diventi finalmente il sospirato fortino.

AM

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