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Udinese, prosegue il casting per la panchina: Semplici e Maran in pole

L'Udinese continua a sondare diverse piste per trovare quella giusta che porti al prossimo allenatore della prima squadra.
Monica Tosolini

L’Udinese continua a sondare diverse piste per trovare quella giusta che porti al prossimo allenatore della prima squadra. La dirigenza è al lavoro e si è confrontata con alcuni allenatori indicati tra i papabili per la successione a Cioffi. Pare ormai definitivamente depennata la candidatura di Fabio Pecchia che chiedeva un contratto biennale con opzione sul terzo per poter portare avanti un progetto a medio-lungo termine. L’ex mister della Cremonese potrebbe essere annunciato oggi come nuovo allenatore del Parma, giusto il tempo di porre la firma sul contratto. 

Perde credibilità anche la pista che portava a Pippo Inzaghi, che invece potrebbe sostituire proprio Pecchia alla Cremonese. La presenza dell’ex attaccante al ‘Friuli’ lo scorso 20 aprile aveva alimentato voci su una sua possibile candidatura per la panchina bianconera, ma può essere ‘giustificata’ anche dal fatto che la compagna, Angela Robusti è nativa proprio di Udine. 

Paolo Zanetti si trova in una situazione complicata: ha un contratto con il Venezia fino al 2025 e deve liberarsi. Per farlo deve avere un interlocutore che in questo momento può essere solamente il presidente dei lagunari, visti gli addii di Mattia Collauto e Paolo Poggi. Ha evidente interesse a farlo, anche perchè oltre all’Udinese nelle ultime ore si è fatto vivo l’Empoli, deciso a puntare su di lui in caso di separazione (che pare probabile) da Andreazzoli. 

Il club friulano sta rivalutando anche vecchie candidature tipo quelle di Semplici e Maran. Rolando Maran è spesso stato accostato ai friulani negli anni passati, ma non ha mai trovato la quadra in fatto di ingaggio e durata contrattuale. Pare che le parti ci stiano riprovando.

Leonardo Semplici, pure accostato all’Udinese prima della conferma di Gotti lo scorso anno, ha il contratto in scadenza con il Cagliari il 30 giugno 2022. Nè lui nè la società sono intenzionati a rinnovarlo. Pare non abbia un ingaggio troppo elevato e nemmeno uno staff troppo impegnativo: circa 5 o 6 persone potrebbero seguirlo. E’ decisamente un profilo da Udinese, non a caso la sua candidatura sta riacquistando vigore.

L’Udinese valuta tutto e non si mette fretta. Esattamente come ha fatto un anno fa per la conferma di Gotti (arrivata l’11 giugno, 19 giorni dopo il termine del campionato), si prende il tempo necessario per avere la certezza di fare la scelta giusta. Nella speranza di mettere un freno al valzer di allenatori che negli ultimi 8 anni ha coinvolto troppi tecnici. 

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