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Udinese, il pagellone 2019/20

E' stata una stagione particolarmente anomala, quella 2019/20, per l’Udinese che solo nel finale ha trovato gioco e soddisfazioni in termini di classifica e di numeri.
Monica Tosolini

E’ stata una stagione particolarmente anomala, quella 2019/20, per l’Udinese che solo nel finale ha trovato gioco e soddisfazioni in termini di classifica e di numeri. La gestione Gotti ha portato ad una crescita del gruppo come squadra, ma anche a livello di singoli individui. In molti hanno beneficiato del suo arrivo e nel finale post lockdown l’identità data alla squadra è emersa in maniera netta. Nei voti finali, però, bisogna tenere conto dell’intera stagione. Ecco quindi il nostro pagellone sui protagonisti bianconeri: 

MUSSO 8 – Con De Paul è stato la garanzia per la squadra. Ha sempre diretto con personalità la difesa e la squadra. I 14 clean sheet finali sono in gran parte merito suo.

NICOLAS E PERISAN – NG Con Musso davanti, non si sono visti.

BECAO 6+ – Aveva iniziato alla grande con il gol vittoria sul Milan. Un lampo, rimasto tale. Poi si è macchiato di alcuni errori che sono costati spesso il risultato. Nel finale, a fianco di De Maio e Nuytinck, ha fatto parte del terzetto di difesa che ha dato maggiori garanzie.

DE MAIO 6,5 – L’usato sicuro. Ha sempre avuto la fiducia totale di Gotti, che a gennaio non ha permesso che fosse ceduto. Esperienza e personalità al servizio della squadra, in campo e fuori.

NUYTINCK 7 – Tudor, chissà poi perchè, non lo considerava e in estate aveva avallato la sua cessione. Lui ha rifiutato il trasferimento in Francia nell’ultimo giorno di mercato. Ha continutato a lavorare sodo senza perdere la speranza. Con Gotti è rinato, è diventato inamovibile e ha ripagato con prestazioni di sostanza la fiducia dell’allenatore che gli ha anche ritagliato il ruolo di centrale dei tre. Stoico nel finale quando è rimasto in campo con una microfrattura al dito del piede, fino al momento della distorsione alla caviglia. Per i tifosi, e non solo, un esempio!

PRODL – NG Mai visto in campo, solo raramente al Bruseschi.

SAMIR 6+ – Titolare fisso con Tudor, causa infortuni e circostanze varie si è visto molto meno con Gotti. Finale in crescendo.

TROOST EKONG 5/6 – Come centrale di difesa ha fatto degli errori che la squadra ha pagato a caro prezzo; spostato più a destra, è andata addirittura peggio. Quello visto il primo anno, ha fatto capire che può fare di più.

SEMA 7,5 – Lo scarto del Watford è diventato un gran bel giocatore a Udine. Padrone della fascia sinistra, titolare inamovibile, arma preziosa anche per l’attacco. Peccato debba rientrare in Inghilterra..

STRYGER LARSEN 7 – Si è confermato pedina duttile e di sicuro affidamento. Nonostante la scorsa estate avesse già chiesto di cambiare aria, è rimasto e si è comportato da vero professionista quale è. Ora sarà difficile da trattenere. Peccato.

TER AVEST 6 – Come vice di Larsen, non ha trovato molto spazio nemmeno in questa stagione. La sufficienza è d’incoraggiamento.

ZEEGELAAR 5/6 – A gennaio sono riusciti a farlo tornare a Udine. Non era convinto della decisione societaria e lo ha fatto capire in campo. Meglio in alcuni frangenti del post lockdown. Forse adesso vive Udine con maggiore serenità.

BARAK – SV A Udine non possiamo giudicarlo, visto che per giocare ha dovuto andare a Lecce. Nel club salentino, sicuramente la sua stagione è stata da 7.

DE PAUL 8 – E’ giunto a completa maturazione. Sa dirigere la squadra, aiutare i compagni con assist e gol e non si risparmia in ripiegamento. Ha capito come funziona il calcio in Italia. Chiede di giocare la Champions: dovrà farlo altrove. E’ giusto, adesso, lasciargli spiccare il volo. Lo merita.

FOFANA 7,5 – Il suo pezzo forte sono gli ‘strappi’ per tagliare in due le squadre avversarie. Anche in questa stagione gli è mancata la costanza di rendimento, ma dopo il gol alla Juve, tutto è perdonato.

JAJALO 5,5 – Si è giocato, male, le sue chance nel ruolo di regista. Troppo lento per i ritmi che De Paul e Fofana sono inclini a dettare. Si è infortunato quando sembrava essere diventato indispensabile, colpito dalla maledizione del play.

MANDRAGORA 6,5 – E’ cresciuto anche lui, molto. L’infortunio a Torino gli ha impedito di mettersi in vetrina in maniera ancora più convincente. Le doti indbbiamente le ha: Juve permettendo, l’Udinese lo aspetta.

WALACE 6+ – Fino all’infortunio di Jajalo era uno sconosciuto. Poi ci siamo accorti di lui. Ha personalità e tecnica. Davvero apprezzabile la generosità finale, quando ha giocato nonostante la spalla non fosse ancora nelle migliori condizioni.

LASAGNA 7 – Croce prima del Covid (4 gol in 26 gare), delizia dopo. Le sue reti in estate hanno inciso in maniera determinante sulla salvezza dei bianconeri. Lo vogliamo così.

NESTOROVSKI 5,5 – Ha cercato di farsi largo tra Lasagna e Okaka, ma ha vissuto due momenti di gloria grazie ai gol contro la Roma e la Juve. Un po’ poco nell’arco di una stagione intera.

OKAKA 6+ – Forse su di lui c’erano troppe aspettative, in particolare questa estate, quando si è ripresentato con 8 chili in meno e una forma che sembrava ritrovata. Ma le sue reti a Cagliari e Reggio Emilia hanno portato punti importanti nel piazzamento finale.

PUSSETTO SV – Giocatore di valore, bruciato in questa stagione. Sarebbe bello rivederlo a Udine…

TEODORCZYK 5 – Provaci ancora Teo. O anche no. Altra stagione assolutamente in ombra per il polacco che rimane un soggetto non identificato e, pare, destinato alla partenza.

TUDOR 5 – Confermato per gratitudine dopo due salvezze quando forse già non c’era la giusta convinzione in lui, è stato esonerato dopo appena 10 gare in cui aveva fatto già temere il peggio. GOTTI 7,5 – Si è trovato a gestire la squadra da primo allenatore, lo ha fatto molto bene rigenerando il gruppo e dando una identità, finalmente, a questa Udinese. Merita la conferma.

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