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Mr Gotti chiamato all’esame di laurea

Chi segue questo sport da anni, davanti a traguardi più o meno prossimi, ragionevolmente raggiungibili, non esita nel merito ad evocare la celebre metafora trapattoniana ....”mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”!
Monica Tosolini

Chi segue questo sport da anni, davanti a traguardi più o meno prossimi, ragionevolmente raggiungibili, non esita nel merito ad evocare la celebre metafora trapattoniana ….”mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”!

Luca GOTTI, improvvisamente ed inopinatamente finito “suo malgrado” sotto i riflettori, questo concetto lo conosce bene. Pur nutrendo, come ovvio, naturale fiducia nei suoi ragazzi, mai gli sentirete dire che la strada é in discesa. 20 anni di panchine, seppur da tattico, insegnano a non dare mai nulla per scontato, specie in una piazza che i tecnici se li divora. La famiglia a cui fa capo la società, non pare esser più così esigente come in passato, quantomeno non lo da’ a vedere (ricordiamo ad esempio che Hogson venne cacciato dopo due vittorie).

Sembra che la salvezza, riassunta nei vituperati 40 punti, rappresenti l’obiettivo minimo-massimo per ognuno dei tesserati. Poi liberi tutti! Questa mentalità non aiuta certo ad accrescere l’autostima, relegando la società a provinciale di medio-basso rango, affatto ambita dai giocatori più dotati. Nessuno chiede di emulare la Dea, ma dato che in passato la sorpresa si identificava quasi sempre nell’Udinese, perché non provare prima di passare la mano a regalare un altro ciclo virtuoso, ad una tifoseria impagabile? Non gradiremmo affatto che allenatori e Ds fossero di così breve passaggio come accaduto nell’ultimo tremebondo lustro calcistico.

Se abbiamo imboccato con il tecnico adriese la strada virtuosa, è forse prematuro asserirlo. I giocatori sembrano aver adottato questo tecnico umile e preparato, mai incline all’aggressività fine a se stessa, ma dai modi garbati, assertivi. E chi sa di “spogliatoio” ben conosce quando i giocatori possano orientare i destini del proprio coach.

Detto che la strada imboccata, pare quella giusta, arriva a puntino l’avversario più ostico che potesse capitare, quasi a mettere tutti davanti alla propria di maturità, una sorta di laurea. Il Sassuolo di De Zerbi è stato defraudato di punti a Marassi nell’ultima di campionato, ha indisponibili che fortificano le autodifese, gioca bene poiché il bresciano ha qualità indiscusse, si è lamentato dietro le quinte come fanno le società avvedute, si è ritrovato immeritatamente in piena zona retrocessione, ed incontra una squadra speriamo non troppo “ebbra” per una vittoria in trasferta. Mix micidiale per ogni gruppo scevro di ambizione…

Dovrà essere perfetto mister GOTTI nel tenere alta la tensione, perché l’avversario seppur privo di Locatelli e Berardi, è tra quelli “tosti”, sicuro!

Tatticamente il mister non ha necessità di alcun consiglio, ci mancherebbe, ma se il risultato alla fine fosse positivo e magari fosse riuscito a rilanciare Nacho PUSSETTO, allora si che assegneremmo al tecnico veneto la laurea “honoris causa”, ben coscienti che la strada rimarrebbe ancora lunga.

Pretenda ancora un paio di elementi il buon Luca, continui con la sua testa e convinzioni, allora sì che l’atteso Marco Giampaolo, riconosciuto maestro di calcio, potrà prendersi il tempo necessario a risolvere l’accordo con il Milan!

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