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Monza regala una prima storica

L’UDINESE é di scena allo U-Power Stadium di Monza per una prima assoluta nella massima serie davanti al C.T. azzurro Roberto Mancini.
Monica Tosolini

L’UDINESE é di scena allo U-Power Stadium di Monza per una prima assoluta nella massima serie davanti al C.T. azzurro Roberto Mancini. La società di Berlusconi agganciato il vertice del calcio nazionale non nasconde legittime ambizioni, prova ne sia una campagna acquisti di spessore notevole. Galliani non ha lesinato spese per la stagione contraddistinta da portata storica, acquistando: Ranocchia A., Cragno, Carboni, Sensi, Pessina, Birindelli, Sorrentino, Caprari, Ranocchia F., Di Gregorio, Antov, Colpani, Valoti, Warren Bondo, Marlon, Pablo Mari, Petagna dando addirittura sensazione di non essere finita qui… La squadra é affidata per la seconda stagione di fila a Giovannino Stroppa, indimenticato ex della squadra bianconera allora guidata da Alberto Zaccheroni (‘95/97, compagine capace peraltro di giocare a memoria), dopo l’impegnativa promozione ottenuta attraverso i play-off. Stroppa nonostante una rosa composta da 36 elementi (!), contro i friulani deve comunque rinunciare agli infortunati Marí, Andrea Ranocchia, Mota e l’ex D’Alessandro.I 3 centrali difensivi vengono sostituiti da rispettive riserve.

SOTTIL da parte sua recupera la piena fisicità di BETO dovendo rinunciare al solo PEREZ squalificato per due giornate a causa della schiocchezza commessa contro la Salernitana (non tutti i danni arrivano per nuocere..). Il modulo di partenza é l’usuale 352 con LOVRIC interno e il Tucu a rifornire da quinto di destra il duo DEULOFEU-BETO. Dietro NUYTINCK viene preferito a BIJOL ancora reduce dalla botta patita con la Salernitana.

La gara esprime sin dall’avvio un buon giro palla brianzolo nonostante venga evidenziato un tasso tecnico non eccelso. L’Udinese tiene botta e prova a rilanciare forte di una compattezza tattica e di una fisicità quasi mai in difetto. BETO offre appoggi importanti e consente di saltare il centrocampo dove LOVRIC agisce con diligenza da interno sinistro. Gli scambi di posizione con MAKENGO non sortiscono gli effetti sperati nonostante la squadra arrivi con apparente semplicità sulla tre quarti dei padroni di casa. DEULOFEU non sembra ancora il giocatore ispirato dello scorso torneo ed in un paio di circostanze si divora occasioni piuttosto ghiotte. La caparbietà degli uomini di Stroppa trova efficacia superata la mezz’ora di gioco, attraverso un giocatore “operaio” come Colpani che da una decina di metri su assist di Caprari coglie il palo interno con relativa carambola in rete. Vantaggio in parte inatteso che scatenava il riscatto dei friulani scesi in Brianza in completo giallo canarino. Era BETO dopo pochi minuti a tradurre in rete un’ottima azione impostata da LOVRIC e rifinita in modo impeccabile da un preziosissimo BECÃO, un giocatore la cui presenza si avverte significativamente (l’offerta del Torino dovrebbe essere respinta al mittente senza tentennamenti). La frazione si chiudeva con un pari equo e un’Udinese che lasciava comunque presagire qualcosa di intentato.

La ripresa ripartiva sulla falsariga del finale con la squadra di SOTTIL che non riusciva ad imporre la maggiore qualità degli elementi in campo. Il Monza cercava di arrivare dalla parti di SILVESTRI con fraseggi senza per questo impensierirlo troppo. I pericoli brianzoli non nascevano a causa di azioni insidiose generate da Petagna & Co, quanto da ripetute disattenzioni che in parte dovranno allarmare il tecnico di Venaria. NUYTINCK é sufficientemente esperto per gestire a dovere i delanteros lombardi, ma non sempre si troveranno tra fli avversari, attaccanti macchinosi come quelli brianzoli. Urge lavorare da subito sulla velocità e attenzione specie sui calci da palla inattiva. Mentre i 22 recuperano grazie a qualche opportuno avvicendamento le energie che paiono via via venir meno, con l’esito di allungare pericolosamente le squadre, ad un quarto d’ora dalla fine la prodezza dello “ Spurer” Destiny UDOGIE, il quale se mettesse da parte un vago sussiego a volte irritante ( vedasi tocchi ripetuti con la suola) sarebbe ben più utile alla causa bianconera. Comunque tant’é! L’esterno veronese confeziona uno scambio con NESTOROVSKI entrato qualche minuto prima, che lo porta davanti a De Gregorio puntualmente uccellato dal 19.enne colored, il quale rifiniva in spaccata. Spunto di qualità per un giocatore dalle potenzialità elevatissime (Mancini ovviamente annota sul taccuino). Il finale non riserva sorprese con una gestione del vantaggio non troppo complicata, dimostrando come l’esperienza in A non sia un valore facilmente trascurabile.

La squadra torna in Friuli con 3 punti d’oro. Un pari avrebbe lasciato un grosso rammarico visto il Monza attuale. Questo non significa che i problemi siano risolti. La nota più lieta é rappresentata da BETO ritornato l’ariete conosciuto, ma anche la solidità di BECÃO lá dietro, oltre alla disponibilità del Tucu ad agire da quinto – ottenuti pubblici elogi dal mister – in modo tale da consentire a LOVRIC di esprimersi da interno con discreta personalità. Dietro però si balla ancora troppo e BIJOL andrebbe testato con convinzione nonostante NUYTINCK offra garanzie superiori di esperienza, meno in termini di velocità. In attesa del rientro di un PEREZ che non sia parente di quello visto nelle prime 2 gare, rimane sempre il rammarico di non assaporare con maggiore continuità le qualità di un giocatore come SAMARDZIC, che con un tantino di coraggio ulteriore, si potrebbe gettare nella mischia un po’ prima del quarto d’ora finale dove raramente si può imprimere una svolta. Se non gioca il rischio é di vederlo sbocciare altrove dato che le pretendenti non mancano. Con la Fiorentina di SOTTIL junior mercoledì sera, inutile dirlo, sarà partita particolare. Pochi mesi fa il 4-0 del Franchi ha lasciato il segno e la sete di vendetta è alta; servirà qualcosa di più per ottenere punti importanti in grado di rasserenare lo spogliatoio bianconero.

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