Primo successo stagionale dell’Udinese a Monza contro una squadra che ha messo in mostra tutte le problematiche già note. La Gazzetta dello sport parla così della squadra di Sottil: “L’Udinese ha una mentalità diversa, anche se la base di partenza a inizio stagione è la stessa, salvezza senza soffrire. Qui vince anche con il minimo sforzo. Non si fa prendere dall’entusiasmo per la novità, visto che dei suoi 50 campionati in Serie A, questo è il 28esimo consecutivo, però ha una struttura al vertice consapevole del proprio compito: stare lontano dai guai e produrre cessioni per replicare il finanziamento. Andrea Sottil è il terzo allenatore diverso negli ultimi 9 mesi: conosce le regole della casa in quanto già difensore bianconero, cerca di assecondarle. Il 3–5-2 aziendale non si cambia anche se nella partita precedente era stata battezzata una linea a 4, ma soltanto per un’espulsione. Pereyra viene confinato sulla fascia: privarsi di tanta qualità in mezzo sembra un delitto, però il successo attutisce i borbottii e permette di operare ancora sul mercato per chiudere le falle. Non sono soltanto i marchingegni tattici a far decollare l’Udinese. Il Monza deve trovare identità, imparare a gestire la partita. Va bene che mancano D’Alessandro, Mota, Marì, Marlon e Andrea Ranocchia. Però quando trova il vantaggio con Colpani, alla prima da titolare in A, dovrebbe riuscire a controllare la reazione dell’Udinese. Invece incassa il pari dopo soli 4’, con una combinazione Becao-Beto. Perché quando un errore spalanca la sfida, la parte emotiva supera quella del raziocinio tattico e il campo si apre. Il primo sbaglio è un’incomprensione fra Becao e Deulofeu. L’anticipo di Carlos Augusto, con l’Udinese sbilanciata in uscita, procura un’azione a cascata che fa arrivare il pallone a Colpani. Ma anche il pari è frutto di troppa rilassatezza: è Valoti a non seguire il triangolo per Becao, e la giocata in anticipo giunge fino all’1-1. Come nella ripresa la fragilità accentuata nel difendere un fallo laterale porta al sorpasso. E a tanti pensieri cupi”.
Nelle pagelle, all’Udinese 6.
BETO IL MIGLIORE 7 – Prima da titolare, non segnava fuori casa da dicembre 2021. Lavora di fisico e di posizione.
SILVESTRI 6,5 – Fondamentale la deviazione su Caprari nel primo tempo.
BEC AO 6 – Sbaglia facendo andare in contropiede il Monza sul gol, ma confeziona il pareggio.
NUYTINCK 5,5 – Fatica tanto nel primo tempo, anche sulla rete. Meglio dopo.
MASINA 6 – Risucchiato sul gol. Spazza dopo il colpo di Caprari.
PEREYRA 6 – Tolto dal cuore del gioco per chiudere la falla a destra, vivacchia.
MAKENGO 6,5 – Presenza constante in mezzo, con qualche finezza. SAMARDZIC – SV
WALACE 6 – I suoi standard migliori sono lontani: dà spazio a Sensi, però ha il numero più alto di recuperi, 9.
LOVRIC 6 – Piede e occhio svelti per dare l’impronta all’azione dell’1-1.
ARSLAN 6 – Entra a destra. Si adegua.
UDOGIE 7 – Parte forte arrivando fino ai cross poi si ferma, ma costruisce la vittoria con il gol del 2-1. EBOSSE – SV
DEULOFEU 5 – Zig zag leggeri, ma troppi errori davanti alla porta.
SUCCESS 6 – Partecipa al raddoppio, tenendo e smistando la rimessa laterale.
NESTOROVSKI 6 – Sponda esatta sul raddoppio. Neestorovski ringrazia.
SOTTIL 6 – La vittoria fa morale. Il lavoro è ancora tanto.