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Il Napoli cala un poker feroce, classifica bianconera impietosa

Inutile, ma da antologia, il gol di Samardzic
Redazione

Nel momento più delicato del Napoli degli ultimi 18 mesi, prova ad inserirsi l’Udinese di SOTTIL affamata di punti.

Una misera rete congiuntamente ai soli 3 punti in 5 gare, non possono far dormire sonni tranquilli al mister piemontese, che deve comunque tener conto delle due prossime sfide salvezza con Genoa ed Empoli, forse ancor più determinanti in ottica futura.

L’Udinese sembra ancora un cantiere aperto nonostante la buona, ma sfortunata gara con la Fiorentina al Friuli. Unico cambio per il Maradona, fuori SAMARDZIC per averlo fresco nelle prossime sfide, e dentro LOVRIC in mediana. Confermati gli altri 10 nel classico 352.

Parte con convinzione la squadra di Garcia, ma é un rigore subito dopo il quarto d’ora a sbloccare la squadra di casa. Manganello di Pinerolo…. (dal cognome non si direbbe) nonostante si fosse trovato a non più di 3 metri dal contatto EBOSELE vs Kvara, dimostra di contare meno del Var che lo richiama per dimostrare ovviamente, come la furbizia dell’attaccante napoletano, abile nel mettere la gamba davanti al laterale udinese pronto a calciare, meritasse in premio il famoso rigorino. Detto, fatto! Se si continuerà però a forgiare arbitri di così limitata personalità, allora non é utopia ritenere che ben presto sarà solo lo strumento elettronico l’unico giudice di gara ….  Il 2-0 é opera del “separato in casa” Osimhen che sfrutta un tocco sapiente di Politano oltre ad un fuori gioco non applicato da KAMARA. Il Napoli rimane un gruppo davvero molto forte, ma é la ferocia che stupisce, Kvara ne é un esempio eloquente. La voglia, l’intensità con la quale giocano gli azzurri dovrebbero venire prese ad esempio. La frazione si chiudeva sul classico 2-0 dimostrando come purtroppo é oramai assodato che non si sia più in grado di produrre più l’intensità e la “garra” tipica delle prime giornate della stagione scorsa.

La ripresa non cambiava il copione nonostante l’ingresso dopo 10’ del forse unico fuoriclasse di cui dispone SOTTIL, ovvero Laki SAMARDZIC. Le conclusioni sempre ribattute o fuori dallo specchio di Meret in verità non mancavano, ma i giocatori che hanno fame non si siedono sul 2-0, almeno così dimostra il georgiano Kvaratskhelia che dopo un paio di legni clamorosi, rubava ferocemente palla a BIJOL, andando di scavetto su SILVESTRI e depositando in rete il 3-0. A nulla serviva purtroppo poco dopo, un’azione strepitosa da parte di SAMARDZIC, autore di una serie di tocchi e dribbling da autentico fuoriclasse conclusa in fondo al sacco, per riaprire i giochi. Qualche minuto dopo infatti, il cholito Simeone calava un poker terribile sempre su azione e assist di Kvara, marcando una superiorità tecnica e “di voglia” apparsa evidente.

Non era questa probabilmente la gara dove dimostrare la propria forza, ma é palese che dalla prossima non si potrà più sbagliare. Col Genoa se non arriveranno i 3 punti la rivoluzione diverrà inevitabile. Contro il Napoli, avversario di gran valore, é mancata altresì anche la difesa, sino ad ora a nostro avviso il reparto migliore della squadra. Le conclusioni non sono mancate, ma se non segna SAMARDZIC é proprio magra.

Va compreso che quando l’avversario mette 8/9 uomini dietro la linea della palla, la via del gol diventa molto complicata.

Serve velocità, combattività, fame, ferocia, precisione nelle conclusioni, tutte virtù in preoccupante latenza.

La A non ti aspetta mentre la classifica é assolutamente allarmante, 3 punti in 6 partite quest’anno che se sommati ai 4 punti nelle ultime 7 dell’anno passato, fanno 7 punti nelle ultime 13 gare di campionato, alla media disarmante di poco più di mezzo punto a partita, il che possiamo intuire a dove possa condurre…

Rimane da aggrapparsi oramai al talento puro ed alla crescita di personalità di SAMARDZIC (dopo ieri sappiamo dove finirà al prossimo mercato.. ) almeno sino a che il TUCU non riuscirá a ritrovare i livelli abituali.

Ora, prima della sosta, arriveranno due squadre di livello similare al nostro, su cui misurare il proprio effettivo valore. Non appelliamoci alla sfortuna, agli arbitri incapaci o peggio alle congiunture astrali, chiediamo piuttosto a tutti i protagonisti di esprimere da subito forza, temperamento, cattiveria agonistica, “cazzimma” direbbero a Napoli, tutti valori necessari a far uscire il club da un terreno diventato oramai terribilmente paludoso.

AM

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