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Delusione incommensurabile

La Spezia affronta la prima trasferta della propria storia nella massima serie, proprio al Friuli.
Monica Tosolini

La Spezia affronta la prima trasferta della propria storia nella massima serie, proprio al Friuli. L’Udinese attende la matricola ligure 3 giorni dopo il derby “steccato” a Verona. La necessità è quella di rifarsi immediatamente contro una squadra che visto il lignaggio, lotterà con ogni probabilità sino all’ultimo minuto per evitare la retrocessione.

Le rinunce per Mr.GOTTI, per propria ammissione, non sono insignificanti; 10 elementi che a buon titolo possono rivendicare una certa valenza per gli equilibri di squadra. I nomi rispondono a WALACE, JAJALO, ARSLAN, MANDRAGORA per il centrocampo, STRYGER, PEREYRA, MOLINA tra gli esterni, NUYTINCK, BONIFAZI, in difesa e GONZALEZ in avanti.

Il tecnico di Adria lancia allora dal primo minuto il baby PALUMBO, verso cui tende a pronosticare un futuro radioso, coccolandolo prima delle battute iniziali come farebbe un buon padre intento a deresponsabilizzare il proprio figliolo. COULIBALY altro giovane messosi in luce in questa fase di stagione, completa il centrocampo bn accanto a RDP, ogni giorno che passa sempre più vicino alla permanenza stagionale in Friuli. PEREYRA annunciato in avvio di settimana, accende un po’ i cuori dei nostalgici, ma la sua indisponibilità come quella di ARSLAN e WALACE fa capire come la gestione carichi di fatica, o innesti vari, non sia stata, almeno in questa scorcio, la più appropriata.

La partenza di match è tutto un presagio. Dopo pochi secondi gli ospiti sarebbero già in vantaggio, se non fosse che un fuorigioco di fatto ininfluente maturato nei pressi del corner, inertizzi una gran segnatura da fuori di Ricci, con palla che scheggia il palo e batte MUSSO. Pericolo scampato, ma segnale allarmante che non arriva ai ragazzi di GOTTI. La squadra lascia il pallino in mano ai ragazzi di Italiano che si dimostrano più pronti, vogliosi e in grado di arrivare prima dei locali sulle famose “seconde palle”. Hanno fame gli spezzini e desiderio sufficiente per rimediare alla figuraccia patita 3 giorni prima opposti al Sassuolo. A metà frazione Gyasi dopo essersi bevuto un BECÃO apparso sotto tono, mette una bella palla nel cuore dell’area, dove Galabinov solo soletto, colpendo di testa dai 4 metri, prende in contro tempo MUSSO, insaccando la sfera per il meritato vantaggio. Sortisce davvero poco la restante frazione di tempo, sufficiente quanto meno ai tifosi, per accorgersi desolantemente dell’inadeguatezza di taluni elementi. In merito alla ripresa meglio sorvolare; persino un avversario rimasto in 9 non riesce a generare sufficienti occasioni di pericolo. Anzi nel finale, quale specchio della serata, la squadra riesce nell’ineffabile leggerezza di scordarsi di marcare il centravanti avversario. Roba inguardabile anche tra i campetti dei dilettanti…. Le colpe non sono individuali sia chiaro, ma da dividersi equamente tra chi scende in campo, chi è stato incapace di infondere un atteggiamento corretto, e chi continua reiteratamente ad ingaggiare scarti di altre società senza accorgersi che persiste un annoso problema in fase realizzativa, soluzione che MATOS, tanto per citarne uno, non può risolvere. 0 gol negli ultimi 385’, contro difese del calibro di Venezia, Spal, Verona e Spezia, forse non meritano nemmeno un commento!

Vero che SEMA (finito nella B inglese) e STRYGER, non si sostituiscono tanto facilmente, ma un po’ più di coraggio a certi livelli servirebbe. Inutile gettare la croce addosso agli esterni, se il centravanti non tira, la seconda punta non è precisa quanto basta o due centrocampisti su tre vantano 1 partita in due in A in merito ad esperienza. Piuttosto c’è da chiedersi il perché si ponga in certe condizioni un tecnico che non crediamo essersi di colpo inebetito. 2 mesi addietro lo stesso veniva giustamente incensato dai tifosi, poi la novella del rinnovo con la società irretita da richieste ritenute esose seguite da un solo anno di accordo, poi un mercato asfittico con l’unica valenza di aver trattenuto – speriamo per l’intera stagione altrimenti saranno dolori – il talento migliore in rosa, quel RDP che nel vedersi attorniato da comprimari di tal portata, non ci stupiremmo si intristisse a tal punto da essersi pentito di impiegare un’altra stagione in Friuli.

Torniamo ai tanti roboanti “perché” in grado da anni di assillare noi tifosi, i quali a frotte a fine gara non si capacitano, chiedendosi di come anno dopo anno, ogni più flebile aspettativa venga puntualmente disattesa. Persino al Watford retrocesso si appellavano i più ottimisti… vuoi vedere che i PUSSETTO, i DEENEY, i SARR, gli attaccanti di cui tanto abbiamo necessità, questa volta prenderanno davvero la via di UDINE? Essere annoverati da anni tra i peggiori attacchi della categoria, sarà condizione sufficiente da sensibilizzare chi ci ostenta con reiterata continuità, millantate sinergie da holding?

Perchè JAJALO la cui esperienza diverrebbe assai utile in queste fasi, non è ancora pronto a 3 mesi da un infortunio apparentemente banale (dalla società non trapelano mai le entità reali degli infortuni)? perché ARSLAN è già ai box dopo soli 45’ fatti a Verona? perché WALACE per rimanere al centrocampo, ha subito già un affaticamento, in grado di metterlo fuori causa, sin dalla vigilia d’avvio? perchè OUWEJAN e MOLINA non hanno ancora autonomia per 90’ con l’argentino di fatto ingaggiato sin da fine luglio? perché l’esperienza di NUYTINCK non è ancora a disposizione di GOTTI? E ancora, perché BONIFAZI non figurava tra i convocati? perchè dopo la rinuncia agli attaccanti PERICA, BAJIC, TEODORCZYK (da tempo nella lista dei partenti ma sparito dai radar) o lo stesso VIZEU – evidentemente tutti dei fallimenti – non si pensa ad ingaggiare una punta con spiccato senso del gol? Non si chiede un Keita Balde (Samp), nemmeno un Inglese (a buon intenditor…), basterebbe semplicemente una figura alla Caputo da reperire persino tra i cadetti. Ma l’impressione è che a UDINE da un po’ di tempo a questa parte, se la richiesta supera i 3 milioni, o non sono giocatori in esubero o scaricati da altre società, non abbiano alcun diritto di albergare in Friuli. E tutto ciò ha i contorni del tremendamente desolante.

Riflettiamo allora – Come mai, ad ogni stagione, questa squadra riesce immancabilmente ad anestetizzare i nostri entusiasmi più genuini?

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