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De Paul come Amoroso e Sanchez: cessione top dell’Udinese

Ha fatto bene l'Udinese a credere in lui.
Monica Tosolini

Ha fatto bene l’Udinese a credere in lui. Ed è stata ancora più brava la società friulana nel tenere duro per almeno due anni di fronte alle avances, nemmeno troppo convinte, di chi cercava di strapparle Rodrigo De Paul per cifre che, Covid o non Covid, risultavano davvero irrisorie. 

I Pozzo hanno sempre saputo aspettare l’argentino. Lo hanno fatto la prima volta, quando lo hanno ‘perso’ perchè lui aveva preferito il Valencia. Poi quando lo hanno recuperato dopo il ritorno al Racing. E ancora durante gli anni, non tutti così idilliaci, in cui il diez in bianconero era spesso bersaglio della critica. Hanno aspettato che raggiungesse il suo massimo, la piena maturità di uomo e calciatore. Qui, va detto, ormai ha dato tutto ed è giusto ora lasciargli spiccare il volo per più alti lidi.

Ma è anche giusto pretendere che pure chi lo vuole gli riconosca, concretamente, il suo valore. E l’Atletico Madrid, alla fine, è l’unico che lo ha fatto. Non sono precisamente i 40 milioni chiesti dai Pozzo, ma quella spagnola è la società che più si è sforzata nell’arrivare a De Paul. Si parla di 35 milioni più 3 o forse 5 di bonus. In totale, quindi tre i 38 e 40 milioni di euro.

In poche parole, la cessione più ‘eccellente’ della storia dell’Udinese. Più ancora di quella di Marcio Amoroso, che nel 1999 passò al Parma (come vero colpo di mercato dei ducali per la corsa scudetto) per 70 miliardi delle vecchie lire, circa 36,1 milioni attuali. E  più ancora della cessione di Alexis Sanchez al Barcellona: nel 2011 l’Udinese incassò per El Nino 26 milioni più una decina circa, legati a bonus.

Non male nemmeno i trasferimenti congiunti di Alex Meret e Orestis Karnezis al Napoli nel 2018: 25 milioni (22+3 di bonus) per il portiere friulano, 2,5 per il greco. Meglio ancora produsse l’accoppiata Fiore+Giannichedda alla Lazio nel 2000: una operazione che fruttò 88 miliardi di vecchie lire, circa 44,5 milioni attuali (23 milioni per Fiore, 21,5 per Giannichedda).

Più recentemente, 20 milioni sono arrivati dal trasferimento di Cuadrado alla Fiorentina e tra i 16 e i 18 ciascuno dai vari Quagliarella, Inler, Zielinski, Handanovic, Asamoah e Isla.

Il prossimo a far incassare cifre simili alla società friulana dovrebbe essere Juan Musso mentre già anche Nahuel Molina si candida come futura plusvalenza.  

Ma affinchè la ruota continui a girare, l’Udinese deve sempre guardare avanti alla ricerca di nuovi talenti che portino plusvalenze e risultati. E’ sempre questa la retta via del club friulano.

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