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Beffa finale, altri due punti persi per un film già visto

Punto positivo a Torino ma la fortuna pare non essere alleata
Redazione

Il solstizio d’inverno 2023 ha tutta l’aria di divenire data storica per il calcio 2.0. La sentenza che decreta FIFA ed UEFA accusate di “posizione dominante” e dunque non più assolute monopoliste del calcio-business, potrebbe realmente stravolgere il calcio nazionale ed internazionale, almeno per come l’abbiamo inteso sino ad oggi. Ogni federazione é sul piede di guerra pronta ad escludere qualsivoglia società disposta a gravitare in area Superleague.

La società per la quale batte da sempre il nostro cuore, oltre ad esprimere un no d’impulso a stravolgimenti di carattere gestionale, si interroga dunque su quanto sia conveniente rimanere conservatrice rigettando nuovi possibili format, nonostante una quindicina d’anni or sono (2008/09), fu club capace di raggiungere le prime 50 posizioni nel ranking UEFA (oggi rientrerebbe di fatto tra i primi 3 campionati concepiti dalla Superleague), senza peraltro stravolgere affatto la propria identità provinciale; é significativo peraltro ricordare a chi legge, che attualmente tali posizioni sono occupate da società non propriamente sedi metropolitane quali Braga, Gent, Rennes, Crvena Zvezda, LASK, a dimostrazione che la programmazione può dare ottimi risultati anche sul piano economico (in casa nostra il Bologna di Sartori ne é fulgido esempio)!

In tutto ciò si inserisce la sfida sotto la Mole Antonelliana all’Olimpico Grande Torino, contro una squadra annunciata in forma, nonché reduce da 3 vittorie interne consecutive, alla vigilia di un Natale che ogni tifoso bn spererebbe di poter festeggiare senza il patema di una classifica piuttosto preoccupante. Juric dopo aver tirato a lucido l’ex Zapata, si aspetta un ulteriore salto in classifica dopo un avvio di torneo non proprio brillante. Per l’occasione dentro Ricci data l’indisponibilità di Linetty e a sorpresa sull’out destro anche Soppy, l’ex bn che in Friuli ha lasciato più multe che ricordi professionali.

L’Udinese gravata dall’assenza di PAYERO e BIJOL (due titolarissimi, il secondo dei quali sembrerebbe indisponibile sino a febbraio inoltrato.. che iattura) schiera i rientranti SAMARDZIC (sempre nelle attenzioni del Napoli) e FERREIRA, preferendo KRISTENSEN al ruvido KABASELE, dirottando per conseguenza PEREZ al centro della difesa. LUCCA da Moncalieri, nella sua Torino (militó nelle fila dei giovani granata) é chiamato a guidare l’attacco bianconero.

La partenza non é esaltante. I bianconeri lasciano volentieri l’iniziativa agli avversari che palleggiano con buon piglio. La mancanza di gioco é evidente con i 3 centrocampisti di CIOFFI intenti a difendere sui rispettivi omologhi piuttosto che a costruire. Il più motivato tra gli 11, pare Lorenzo LUCCA spesso abile nel prodigarsi in aiuti anche in fase difensiva. PEREZ guida con attenzione la propria difesa in un ruolo che potrebbe divenire il suo per almeno un altro paio di mesi. Alla fine dei conti SILVESTRI viene impegnato in un paio di circostanze senza per questo dover ricorrere a particolari prodezze. La frazione si chiude dunque con uno 0-0 affatto esaltante e un Toro che ribadisce l’ennesima inviolabilità nei primi 45’ di gioco.

Alla ripresa non cambia molto, Torino che ci prova e Udinese a contenere al limite della remissività. I passaggi all’indietro con rilancio del portiere si sprecano a testimoniare come la rinuncia a far gioco sia diventato un dogma in questa gruppo… molto meglio ripartire che impostare a quanto pare. È evidente che in questo contesto le qualità di un talento come SAMARDZIC stentano ad emergere svilendo le qualità del serbo-alemanno che infatti viene sostituito ad una ventina di minuti dalla fine. Fortuna vuole che ZARRAGA il sostituto, dimostri di aver metabolizzato a dovere l’errore fatale che tanto lo aveva penalizzato ad inizio torneo in quella famigerata gara con la Juve. È proprio il basco all’80º dopo una fase senza troppi acuti da ambo le parti, a capitalizzare al meglio quasi da centravanti, un cross partito dai piedi del migliore in campo ovvero João FERREIRA (‘01). Il portoghese ex Watford é tecnico, tempestivo, oramai irrinunciabile nel suo nuovo ruolo di braccetto di destra accanto ad un Nehuen PEREZ (‘00), altrettanto abile sino ad essere imprescindibile sulla scacchiera difensiva di CIOFFI. Molto bene anche KRISTENSEN (‘02), a completare un terzetto di giovani difensori il cui futuro pare molto promettente in attesa del rientro di BIJOL – assieme non fanno 66 anni !

La veemenza conseguente dei granata non pare poter determinare grossi problemi ad una squadra, quella di CIOFFI, galvanizzata da un gol forse insperato. La dea bendata tuttavia proprio non arride ai bianconeri di CIOFFI che all’88º si vedono trafitti da un cross sbagliato del serbo Ilic infilatosi diabolicamente nell’angolo opposto. Per una manciata di minuti le squadre addirittura sembravano potersela giocare per i 3 punti in palio, salvo accontentarsi nel finale per la divisione della posta. 

Certo che perdere 8 punti nei minuti finali nel giro di poco più di un mese (Atalanta, Verona, Sassuolo e ora Torino) penalizza una classifica sempre deficitaria, che avrebbe potuto divenire con un po’ più di sorte dalla,propria parte, una graduatoria di tutto rispetto se stabilizzata sopra i 20 punti come da meriti acquisiti o presunti tali. È palese altresì che la remissività che a volte attanaglia il contesto di gioco dei ragazzi, non aiuta a dissipare dubbi e sospetti che aleggiano ancora sul potenziale effettivo di questa rosa. 

I giocatori sembrano esserci, forse manca quella serenità necessaria per esprimersi al meglio, condizione che una classifica accettabile potrebbe favorire. A nostro avviso lo spirito del Tucu la cui esperienza aiuta, ma ancor più la gioia di giocare di FERREIRA, andrebbero presi ad esempio su come andrebbero mentalmente interpretati i 95’ di gara.

CIOFFI purtroppo non sembra essere un generale troppo fortunato almeno per ora (recentemente ha dichiarato – anche se navighiamo in tempesta la rotta pare quella giusta), tuttavia ci trova condividere pienamente il concetto da lui espresso. Forse un po’ di coraggio in più sarebbe auspicabile, qualche retropassaggio anche, un po’ più di possesso palla pure, ma chissà mai se una vittoria di prestigio da ottenere tra le mura amiche (forse Bologna potrebbe cascare a fagiolo) possa infondere quell’autostima necessaria a sprigionare un potenziale almeno in parte inespresso. In fondo in molti tra i tecnici si meravigliano della classifica dei friulani.

Rimaniamo fiduciosi per il futuro, la bonaccia arriverà, importante non abbattersi e lavorare con ancora maggiori motivazioni, quelle di ZARRAGA per esempio, che voleva dimostrare al popolo bianconero di non essere un carneade qualunque.

Battere l’Udinese in fondo non é così facile, solo 5 club son riusciti nell’intento, seppur nell’era dei 3 punti la ricerca della vittoria dovrebbe essere maggiormente ossessiva. Della difesa abbiamo detto, a centrocampo il recupero di ZARRAGA é importante poiché ruotare solo 4 elementi sarebbe stato dispendioso alla lunga. Tra gli esterni EHIZIBUE sta tornando con buona gamba a garantire molto più di un ricambio. ZEMURA tornerà disponibile sembrando in vantaggio per gerarchia su KAMARA. In avanti oltre ad un positivo LUCCA (bene anche a Torino) torneranno a disposizione, speriamo a breve, sia DAVIS che BRENNER; con un THAUVIN poi lustrato al meglio e un DEULOFEU che va atteso come regalo di stagione…ecco che si possono ottenere soluzioni diversificate.

Difficile dire se, e in quali reparti servano rinforzi, forse ciò che serve realmente é massimizzare la ricerca di autostima.

Buon Natale ai cuori bianconeri

AM

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