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Verona-Inter 1-3

Finisce 1-3 la sfida del Bentegodi tra Verona e Inter, secondo anticipo della seconda giornata di Serie A.
Monica Tosolini

Finisce 1-3 la sfida del Bentegodi tra Verona e Inter, secondo anticipo della seconda giornata di Serie A. I padroni di casa approfittano di un erroraccio di Handanovic per sbloccarla al 15′ con una magia di Ilic. I nerazzurri non si scompongono e a inizio ripresa pescano il pari con Lautaro (47′), prima che il neo entrato Correa bagni il suo debutto con una doppietta da impazzire (83′ e 94′). Simone Inzaghi resta a punteggio pieno. 

LA PARTITA

L’Inter non si ferma e aggiunge ufficialmente una nuova carta al suo già prestigiosissimo mazzo. Dopo aver passeggiato alla prima giornata contro il Genoa la squadra di Inzaghi scopre anche di saper soffrire, lottare e rimontare, ma soprattutto scopre di essersi portata in casa un vero talento, capace di portare qualità (e questo si sapeva), ma anche gol. L’esordio di Joaquin Correa è di quelli da incorniciare: 20′ per decidere un match ruvido e bloccato, con due gol uno più bello dell’altro. L’ultimo a debuttare con una doppietta fu Pazzini (30 gennaio 2011), prima di lui vi riuscirono Kallon, Recoba, Ventola e Vieri (che fece addirittura tripletta all’esordio, per altro contro il Verona). Per i nerazzurri sette reti nelle prime due partite per dimenticare Lukaku e andare alla sosta da primi della classe. Nella serata del Bentegodi, Di Francesco sceglie di rinunciare all’attaccante di ruolo schierando Cancellieri, Barak e Zaccagni in avanti per provare a ingabbiare Brozovic, mentre Inzaghi rilancia subito il rientrante Lautaro al fianco di Dzeko. I nerazzurri prendono subito le redini del gioco, ma faticano a spezzare la pressione dell’Hellas e a dare fluidità alla manovra nella metà campo avversaria. La prima chance capita sul destro di Lautaro dopo un rimpallo fortuito, ma Montipò è attentissimo sul suo palo. Passano pochi minuti e il pasticcio lo combina invece Handanovic, dall’altra parte: il passaggio verso Brozovic è a dir poco rivedibile, Ilic ne approfitta per strappare palla al croato e battere il portiere nerazzurro con un delizioso tocco sotto. Gli uomini di Inzaghi provano a non scomporsi e a riprendere subito in mano il pallino del gioco, ma l’Hellas non abbassa la testa e non rinuncia al consueto pressing a tutto campo, tagliando i rifornimenti in area per i due attaccanti nerazzurri che toccano tanti palloni in fase di costruzione, ma pochissimi dove conta davvero. Il primo tempo si chiude sull’1-0 con qualche momento di nervosismo ma nessun’altra emozione. Pronti via nella ripresa e l’Inter rimette subito le cose a posto, approfittando di una mezza dormita della retroguardia avversario: Dzeko spizza di testa una rimessa di Perisic, il pallone finisce a Lautaro completamente libero di inzuccare alle spalle del portiere e mettere a referto il suo cinquantesimo gol in maglia nerazzurra. La scena si ripete in fotocopia appena 7 minuti dopo, ma questa volta l’argentino conclude col sinistro e la palla sibila di pochi centimetri a lato del palo. L’Inter è comunque padrona del gioco e la spinta dell’Hellas sembra affievolirsi col passare dei minuti. I nerazzurri protestano attorno al quarto d’ora per un contatto in area Hongla-Lautaro, che arbitro e Var non giudicano da rigore. Il match è piuttosto bloccato, Inzaghi sceglie così di gettare nella mischia Dimarco per Perisic e Vidal per un nervoso Brozovic, mentre la gara si trasforma sempre di più in una sfida di nervi e di fisico. A un quarto d’ora dal 90′ arriva anche il momento del debutto di Correa, a cui basta toccare il pallone sei volte per depositarlo in rete: lancio illuminante di Vidal per Darmian, che tiene vivo il pallone e crossa per la testa dell’argentino, il cui stacco annichilisce Dawidowicz e trafigge Montipò. Poi, in pieno recupero, anche il sinistro dal limite nell’angolino basso, per l’apoteosi sua e della squadra.

LE PAGELLE

Zaccagni 6,5 – Non spicca per occasioni create, ma è autore di una prova generosa per quantità di palloni giocati e spirito di sacrificio.

Ilic 6,5 – Il gol è tutto farina del suo sacco, strappa il pallone a Brozovic intuendo il passaggio corto di Handanovic, che batte con uno scavetto da fuoriclasse. Nella ripresa cala e sparisce un po’ dal gioco.

Dawidowicz 5 – Quasi un metro e novanta, ma si fa sovrastare da Correa di testa in occasione del 1-2. Ingresso in campo da dimenticare.

Handanovic 5 – Il gol dell’1-0 arriva su un suo gentile omaggio, al quale nel primo tempo aggiunge tanti altri lanci nel vuoto che non contribuiscono alla manovra. Meno impegnato nella ripresa.

Calhanoglu 5 – Il Verona è bravo a togliere le fonti di gioco agli avversari, tra cui lui, che gioca troppi pochi palloni sulla trequarti lasciando quasi tutti i compiti di rifinitura agli attaccanti.

Lautaro 6,5 – Nel primo tempo tanta generosità ma anche troppo lavoro lontano dall’area e poche occasioni di far male. Nella ripresa gli basta un guizzo per riacciuffare la partita, prima di uscire stremato per far spazio a Correa.

Correa 7,5 – Gioca gli ultimi 20′ e decide il match con due gol splendidi, nei quali mette in mostra tutto il suo talento. Un esordio da sogno.

IL TABELLINO

Verona-Inter 1-3

Verona (3-4-2-1): Montipò 6; Magnani 6,5 (30′ st Dawidowicz 5), Guenter 5,5, Ceccherini 6,5 (8′ st Casale 6); Faraoni 6 (30′ st Sutalo 6), Hongla 5,5 (30′ st Tameze 5,5), Ilic 6,5, Lazovic 6; Barak 6,5, Cancellieri 5,5 (17′ st Lasagna 6); Zaccagni 6,5. Allenatore: Di Francesco 6

Inter (3-5-2): Handanovic 5; Skriniar 6, De Vrij 6, Bastoni 6,5; Darmian 6,5, Barella 6,5, Brozovic 5,5 (21′ st Vidal 6,5), Calhanoglu 5, Perisic 6 (21′ st Dimarco 6); Martinez 6,5 (29′ st Correa 7,5), Dzeko 6. Allenatore: S. Inzaghi 6,5

Arbitro: Manganiello

Marcatori: 15′ Ilic (V), 2′ st Martinez (I), 38′ st e 45’+4 st Correa (I)

Ammoniti: Magnani (V), Martinez (I), Brozovic (I), Tameze (V)

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