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Venezia-Atalanta 1-3

L'Atalanta rialza la testa, il Venezia affonda.
Monica Tosolini

L’Atalanta rialza la testa, il Venezia affonda. Dopo tre sconfitte di fila, nella 34.ma giornata di Serie A la squadra di Gasperini batte gli uomini di Zanetti 3-1 e si riavvicina a Fiorentina e Lazio nella lotta per l’Europa. Al Penzo nel primo tempo i nerazzurri dominano il possesso, centrano un paio di legni e sbloccano la gara con Pasalic (44′). Nella ripresa poi la Dea dilaga e chiude i conti con Zapata (47′) e Muriel (63′). Per il Venezia, a segno con Crnigoj (81′) nel finale, ottavo ko consecutivo e classifica ormai disperata.

LA PARTITA

Tre gol e tre punti pesanti. Dopo un mese di blackout, l’Atalanta torna in carreggiata e riprende la corsa per provare a conquistare un posto in Europa. Contro un Venezia disperato, la differenza l’hanno fatta i tre davanti, ma gran parte del merito è dei colpi di Muriel e del ritrovato atteggiamento aggressivo della Dea in fase di pressing e di spinta. Tema tattico che a tratti ha segnato la gara, costringendo il Venezia ad arretrare il baricentro e, complice la paura e la posta pesante in palio, a rimanere troppo lontano dalla porta di Musso e con molta probabilità anche dalla prossima Serie A. Senza Haps e con Caldara e Crnigoj acciaccati, al Penzo Zanetti piazza Ullmann a sinistra, ritrova Ampadu e Cuisance in mediana e si affida al tridente Aramu-Henry-Okereke. A caccia di una svolta, Gasperini invece conferma Scalvini in difesa, affianca Freuler a De Roon a centrocampo e davanti punta tutto su Pasalic alle spalle di Muriel e Zapata. A buon ritmo e con le squadre alte, l’avvio del match è subito ricco di ocasioni. Il primo squillo arriva da un’invenzione di Muriel per Djimsiti, ma il diagonale del difensore nerazzurro non centra la porta. Pescato col contagiri da Aramu, Henry invece non sbaglia davanti a Musso in tuffo di testa ma Fourneau annulla tutto per la posizione irregolare del francese. Botta e risposta che accende la gara e costringe la squadra di Gasperini ad aumentare i giri in mediana per tenere lontani i lagunari dall’area nerazzurra. Rapida a conquistare palla e precisa nel palleggio in costruzione, la Dea manovra bene nello stretto, attacca con tanti uomini e spinge. Ampadu disinnesca un cross pericoloso di Hateboer, poi Palomino centra un palo in mischia e un sinistro di Muriel finisce a lato di poco. In pressione, la Dea aggredisce alta, fa girare palla rapidamente e schiaccia il Venezia. Ampadu mura un sinistro di Pasalic, poi Maenpaa ferma un sinistro debole di Scalvini e Ceccaroni devia sulla traversa un diagonale a botta sicura di Hateboer. Intervento che salva il Venezia, ma che non cambia l’inerzia del match. Padrona del possesso, l’Atalanta arriva con facilità a ridosso della difesa arancioneroverde, ma negli ultimi venti metri pasticcia un po’ e non riesce a sfondare. Tema tattico che regge fino a un minuto dall’intervallo, quando Muriel semina il panico nell’area arancioneroverde e fa saltare il banco con una giocata che regala a Pasalic la palla del vantaggio dopo una deviazione sulla traversa di Ampadu. Gol che concretizza il dominio nerazzurro e spedisce le squadre negli spogliatoi con la Dea in vantaggio. Vantaggio che a inizio ripresa l’Atalanta ribadisce affondando nuovamente il colpo. A raddoppiare i conti ci pensa Zapata, ma tutto nasce ancora da una giocata di Muriel, bravo a “umiliare” Svoboda nello scontro spalla contro spalla in fascia e a servire il compagno con precisione in mezzo all’area. Rete che allunga le distanze e dopo una ripartenza non concretizzata da Hateboer porta alla reazione dei padroni di casa. Più alto e aggressivo, il Venezia prova a guadagnare metri e a far girare la palla più rapidamente. Okereke impegna Musso, poi una punizione di Aramu finisce alta sopra la traversa. Occasioni a cui la Dea replica affidandosi ancora a Muriel. Carico e ispirato, l’ex Siviglia prima centra un palo clamoroso di sinistro, poi firma il tris di testa su perfetto assist di Zappacosta. Zuccata che chiude i conti e trasforma l’ultima mezz’ora di gioco quasi in una formalità. Tranne per qualche giocata un po’ leziosa dei nerazzurri che porta al gol di Crnigoj, i nerazzurri controllano infatti la gara fino al triplice fischio conquistando tre punti preziosi per rimettere l’Europa nel mirino e spegnere le ultime disperate speranze del Venezia in zona salvezza.

LE PAGELLE

Muriel 7,5: il dinamismo non è il suo forte, ma con la palla tra i piedi inventa calcio e dà spettacolo. Fa sembrare facile ogni giocata di classe. Ci mette lo zampino in ogni gol

Pasalic 6,5: si muove con ordine a rimorchio delle punte e si fa trovare al posto giusto nel momento giusto nell’occasione del gol. Implacabile contro il Venezia in campionato: quattro reti in due gare

Zapata 6,5: si muove molto rispetto al solito, liberando spazi per gli inserimenti dei compagni da dietro. Firma il raddoppio facile-facile

Henry 6: si piazza al centro dell’attacco per dare profondità alla manovra, ma dalle sue parti arrivano poche palle giocabili. Dopo 5′ segna un bel gol in tuffo di testa, ma parte in posizione irregolare e Fourneau annulla tutto. Nella ripresa centra un palo con un’altra grande incornata

Ampadu 6,5: quando l’Atalanta attacca con tanti uomini è circondato da avversari, ma riesce a farsi valere in fase di non possesso e sulle seconde palle. Copre tanto campo, corre e lotta, ma non basta per evitare la sconfitta

Crnigoj 6: entra al posto di Busio e dà più gamba e dinamismo negli inserimenti. Firma il gol del 3-1 nel finale

Svoboda 4,5: Muriel lo tira matto e sul raddoppio di Zapata fa una brutta figura in fascia nello scontro spalla a spalla con l’ex Siviglia

IL TABELLINO VENEZIA-ATALANTA 1-3

Venezia (4-3-3): Maenpaa 6; Mateju 5, Svoboda 4,5, Ceccaroni 5,5, Ullmann 5; Cuisance 5,5 (30′ st Peretz 5,5), Ampadu 6,5, Busio 5 (17′ st Crnigoj 6,5); Aramu 5 (37′ st Bah sv), Henry 6 (33′ st Nsame sv), Okereke 5,5 (17′ st Johnsen 5,5). A disp.: Bertinato, Lazar, Tessmann, Sigurdsson, Fiordilino, Caldara. All.: Zanetti 5

Atalanta (3-4-1-2): Musso 6,5; Scalvini 6,5 (19′ st Demiral 6), Palomino 6,5, Djimsiti 6; Hateboer 6, De Roon 6, Freuler 6 (19′ st Koopmeiners 6), Zappacosta 6,5; Pasalic 6,5 (32′ st Boga sv), Muriel 7,5 (42′ st Cissé sv); Zapata 6,5 (32′ st Pessina sv). A disp.: Sportiello, Sassi, Mihaila, Oliveri, Cittadini, Miranchuk. All.: Gasperini 6,5

Arbitro: Fourneau

Marcatori: 44′ Pasalic (A), 2′ st Zapata (A), 18′ st Muriel (A), 36′ st Crnigoj (V)

Ammoniti: Scalvini, Zapata, Djimsiti (A) Espulsi: –

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