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Serie A in chiaro: richiesta ufficiale alla Figc, la Lega dice no

Il ministro Spadafora ha scritto alla FIGC per chiedere la trasmissione in chiaro almeno della prossima giornata.
Monica Tosolini

Il ministro Spadafora ha scritto alla FIGC per chiedere la trasmissione in chiaro almeno della prossima giornata. La Lega, però, non è d’accordo. La Serie A in chiaro assume contorni sempre più concreti. Proprio questa, quella di mettere a disposizione di tutti la visione delle partite di campionato, è la richiesta inoltrata dal ministro dello sport e delle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, a Gabriele Gravina, presidente della FIGC.

“Caro Presidente, nell’attuale fase di emergenza sanitaria – dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima – lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti. Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. E’ con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità. Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa”.

Il destinatario della lettera inviata da Spadafora, come detto, è il numero uno della FIGC Gravina, che avrebbe dato parere positivo all’iniziativa. Per conoscenza è stato coinvolto anche Paolo Dal Pino, presidente della Lega di Serie A, dalla quale però, secondo ‘Repubblica’, non è invece arrivata una risposta positiva.

Si tratta del resto di una situazione non semplice, in quanto all’interno degli accordi per la cessione dei diritti tv non esistono pacchetti per la trasmissione in chiaro delle partite. Ed è per questo che, nonostante il tentativo del Governo, al momento l’ipotesi della trasmissione in chiaro non può essere considerata concreta.

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