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L’Empoli batte la Fiorentina. La Sampdoria ha la meglio sul Verona

I risultati degli anticipi pomeridiani della 14^ giornata
Monica Tosolini

L’Empoli vince il derby (2-1) all’ultimo respiro. In vantaggio con Vlahovic, la Fiorentina spreca varie opportunità e poi si fa beffare negli ultimi minuti. Bandinelli su errore di Terracciano e Pinamonti al termine di una ripartenza perfetta regalano alla tifoseria empolese tre punti di enorme importanza per la classifica. Per la Fiorentina, che ha dominato per tre quarti di gara, un pesante ridimensionamento.

LA PARTITA

Ma poi alla fine il derby è quella cosa lì, quella che non puoi giocare con la sfrontatezza che la Fiorentina ha messo in campo contro il Milan, ma nemmeno con quello spirito emancipato che di solito l’Empoli mostra contro le grandi. E’ un’altra storia, è un altro vivere e un altro giocare. Tutto questo si traduce in uninizio contratto, in una manciata di minuti che scorre via senza scossoniemotivi, un unico tiro dalla distanza (Biraghi) in tutto il primo quarto d’ora. Praticamente analogo l’atteggiamento delle due squadre: pressione molto alta, aggressività esasperata in tutte le zone del campo, verticalizzazioni rare e sempre sventate in anticipo. 

Quando si mettere a piovere in maniera esagerata, è l’Empoli ad adattarsi per primo alla nuova situazione, Si ritrae di qualche metro e prova un paio di ripartenze in cui si segnala l’acume tattico del figlio d’arte Di Francesco, abile a muoversi tra le linee avversarie. Tutt’altro che indimenticabili le conclusioni di Cutrone e Zurkowski. Ma andando ad analizzare il patrimonio tecnico delle due squadre, la Fiorentina parte da una posizione di netto vantaggio e quando la squadra di Andreazzoli cala leggermente di ritmo, ecco quattro occasioni abbastanza consistenti con Saponara (destro parato), Martinez Quarta (tiraccio alto, quasi un rigore in movimento), Parisi (che coilpisce il palo della propria porta su cross di Bonaventura) e poi con un colpo di testa dello stesso Bonaventura su pennellata di Saponara, fuori di non molto.  

Si va all’intervallo con due impressioni ben precise: da una parte l’Empoli più di così non potrebbe fare, anzi il rischio è che alla distanza il rischio sia quello di un calo che non sarebbe rimediabile con altre armi, dall’altra la Fiorentina mette in campo tanta qualità e tanta sapienza tattica in più, che però non riesce a concretizzare forse per il pomeriggio non completamente ispirato di Vlahovic. Certo la differenza tra il continuo impegno di Vicario e la tranquillità del nullafacente Terracciano è una chiave di lettura importante di questo derby. 

E comunque alla fine di tutto quando hai in squadra uno come Dusan Vlahovic parti sempre con un gran vantaggio. Pazienza se viene da quasi un’ora di parziale latitanza, pazienza se gli avversari sbagliano poco o niente nella maniera di marcarlo. Basta un niente. Basta un pallone conquistato e difeso a centrocampo, un’apertura per l’intelligentissimo Callejon e una picchiata rabbiosa verso l’area avversaria per buttarla dentro in spaccata. Vantaggio viola: tutta roba sua. 

Le riserve energetiche degli empolesi cominciano a scarseggiare nonostante qualche sostituzione tentata da Andreazzoli. Di Francesco esce sfinito, Cutrone esce senza aver lasciato il segno, ma Pinamonti resta solo là davanti senza mai riuscire a mettere in difficoltà la difesa avversaria, se non su qualche mezzo errore individuale senza particolari conseguenze. Però poi può  succedere che una squadra in difficoltà riesca a portare a casa un risultato positivo sfruttando l’unico errore degli avversari, o quasi. In questo caso sono addirittura due. L’Empoli negli ultimi minuti fa tutto quello che non ha fatto in tutto il resto della partita. Prima c’è un pallone che arriva dalla destra e c’è Terracciano che sbaglia clamorosamente l’uscita. Bandinelli si ritrova lì il pallone ed è troppo facile per lui appoggiarlo in porta per il pareggio. 

Sarebbe già così una beffa atroce per la Fiorentina, ma due minuti dopo arriva il gol della beffa pazzesca: una ripartenza gestita perfettamente dall’Empoli, un passaggio di Bajrami perfetto per Pinamonti e un gol da perfetto predatore dell’area di rigore. E’ il colpo che stende la Fiorentina e regala un derby da non credere all’Empoli che a cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare sembrava irrimediabilmente condannato. 

 

LE PAGELLE 

Biraghi 6- Presenza costante nelle due fasi di gioco, nei primi venti minuti è l’unico dei ventidue in campo a provare un paio di conclusioni. 

Bonaventura 6,5 – La sapienza calcistica è sempre un bagaglio che gli appartiene. Sempre preciso nella gestione della palla, difficile coglierlo in controtempo. 

Vlahovic 6,5 – Nel primo tempo non sembra in una di quelle giornate in cui addenta le partite come se fossero panini al prosciutto, si trova spesso marcato da due avversari e senza lo spazio vitale di cui un attaccante ha bisogno per esprimersi. Poi nel secondo tempo fa qualcosa da grande attaccante: difende palla, apre per Callejon, va di rabbia a segnare il gol dell’1-0. 

Vicario 7 – Continua a confermare la sua etichetta di rivelazione del campionato, rispondendo sempre in maniere puntuale ai tentativi degli attaccanti viola, senza miracoli veri ma con grande sicurezza. 

Saponara 6,5 – Non si lascia spaventare dalle condizioni meteo avverse, sa di essere bravo e ne approfitta, con alcune giocate di alto livello. 

Cutrone 5 – Perde spesso e volentieri i duelli fisici con Milenkovic quando dovrebbe andare a fare del male davanti, per il resto è un pomeriggio di tanto sacrificio. 

Di Francesco 6,5 – Interpreta alla perfezione il ruolo di trequartista da squadra “povera”, muovendosi molto tra le linee avversarie e portando avanti le ripartenze con intelligenza. lavoro dispendioso ma utile. 

Duncan 5 – Una prova stranamente negativa, movimenti un po’ disorientati e sotto tono anche dal punto di vista fisico rispetto alle abitudini. 

Odriozola 5,5 – Corre tanto ed è anche piacevole da vedere quando sviluppa gicoo sulla destra, ma ha grandi colpe sul gol decisivo. 

Torreira 7 – E’ dappertutto, va a prendere il pallone dal portiere nella costruzione bassa, va a pressare i difensori avversari quando sono in possesso di palla. 

Pinamonti 7 – Partita di grande sacrificio per quasi tutti i 90 minuti, poi il gol decisivo. 

 

IL TABELLINO 

EMPOLI-FIORENTINA 2-1

Empoli (4-3-1-2): Vicario 7; Stojanovic 6, Tonelli 6, Luperto 6, Parisi 5,5 (27′ st Marchizza 6); Zurkowski 6 (44′ pt Haas 6), Ricci 6, Henderson 6 (13′ st Bandinelli 6,5), Di Francesco 6,5 (27′ st La Mantia 6,5); Cutrone 5 (13′ st Bajrami 6,5), Pinamonti 7. Allenatore: Andreazzoli 7. A disp.: Ujkani, Ismajili, Romagnoli, Fiamozzi, Viti, Stulac, Mancuso. 

Fiorentina (4-3-3): Terracciano 5; Odriozola 5,5, Milenkovic 6, Martinez Quarta 6, Biraghi 6; Bonaventura 6,5 (33′ st Maleh sv), Torreira 7 (40′ st Amrabat sv), Duncan 5 (1′ st Castrovilli 6); Callejon 6, Vlahovic6,5, Saponara 6,5 (13′ st N. Gonzalez 5,5). Allenatore: Italiano 5,5. A disp.: Rosati, Cerofolini, Frison, Igor, Venuti, Terzic, Munteanu, Sottil. 

Arbitro: Sacchi

Marcatori: 12′ st Vlahovic (F), 42′ st Bandinelli (E), 45′ st Pinamonti (E)

Ammoniti: Tonelli (E), Torreira (F)

Espulsi

LE STATISTICHE 
– Dusan Vlahovic ha segnato 28 gol nel 2021 in Serie A: nessun giocatore della Fiorentina ha mai segnato così tanto in un anno solare nel massimo campionato – superate le 27 reti di Hamrin nel 1960.
– Andrea Pinamonti ha segnato cinque gol in questo campionato, non ha mai fatto meglio in una stagione di Serie A.
– L’Empoli ha ottenuto 19 punti in questo campionato, dopo 14 partite di Serie A ha fatto meglio solamente nel 2002/03 (20).
– Dusan Vlahovic è il terzo giocatore della Fiorentina a segnare almeno 11 gol nelle prime 14 gare stagionali dei Viola in Serie A a partire dal 2000, dopo Giuseppe Rossi nel 2013/14 e Luca Toni nel 2005/06.
– Dusan Vlahovic ha segnato con il suo primo tiro effettuato in questa partita.
– L’Empoli ha subito 26 gol nelle prime 14 partite di campionato e a questo punto della stagione in Serie A ha fatto peggio solamente nel 1997/98 e nel 2003/04 (28).
– Anche nell’ultima partita ribaltata dall’Empoli, contro il Sassuolo, aveva segnato Andrea Pinamonti.
– Entrambi gli assist di José Callejón in questo campionato sono stati per un gol di Dusan Vlahovic.
– La Fiorentina ha colpito solo il secondo legno in questo campionato, il primo era stato contro il Cagliari.
– La Fiorentina rimane l’unica squadra di questo campionato a non aver ancora subito gol nei primi 15 minuti di gioco.
– Giacomo Bonaventura ha raggiunto oggi le 50 presenze con la maglia della Fiorentina in tutte le competizioni.

 

La Sampdoria batte 3-1 il Verona nel match valido per la 14esima giornata di Serie A, centrando il secondo successo di fila e allontanandosi dalla zona retrocessione. A Marassi i blucerchiati vanno sotto al 37′ puniti da un destro di Tameze deviato da Yoshida, ma la ribaltano con orgoglio nella ripresa grazie alle reti di Candreva (51′) e di Ekdal (77′). Al 90′ Murru in contropiede chiude i conti. Tudor crolla dopo cinque risultati utili di fila.

LA PARTITA

La corsa di Tudor si ferma, quella di D’Aversa ora può davvero proseguire. La Sampdoria si allontana dalle secche della zona retrocessione allungando a + 7 su Cagliari e Salernitana e a + 6 sul Genoa (che ha una partita in meno). Lo fa al termine di una partita di grande orgoglio, in cui soffre non poco nel primo tempo, ma reagisce alla grande davanti al proprio pubblico, trascinata soprattutto dalla classe e dalla leadership di Candreva. Per i gialloblù un passo falso a cui provare a porre rimedio sfruttando un calendario sulla carta favorevole, con Cagliari e Venezia all’orizzonte.

Gli scaligeri partono forte, con il consueto pressing e baricentro alto, provando a premere i padroni di casa nella propria metà campo. La Samp si affida soprattutto alle ripartenze e alle situazioni di uno-contro-uno in cui si trovano spesso i due attaccanti, la cui intesa è però spesso rivedibile. La regia avanzata di Caprari e gli affondi di Lazovic sulla sinistra creano più di un affanno alla retroguardia blucerchiata, ma Audero non è mai davvero impegnato in interventi degni di nota. La Samp prova ad alzare il ritmo nella seconda parte della frazione, ma anche le azioni dei blucerchiati si infrangono contro la difesa avversaria senza spaventare Montipò. Al 35′ D’Aversa perde Ferrari per un infortunio al polso ed è costretto a inserire Yoshida, che diventa subito protagonista in negativo: su un suo rinvio svirgolato la palla finisce a Tameze, il camerunese calcia verso la porta trovando una goffa deviazione dello stesso difensore doriano, che inganna il portiere e manda sotto i suoi al 37′. Al 44′ l’Hellas va vicino al raddoppio con un gran destro di Ceccherini sugli sviluppi di calcio piazzato, ma negli ultimi minuti è la Samp a reagire con orgoglio e sfiorare anche il pari: ad andarci più vicino è Caputo, ma sul suo sinistro è straordinaria la risposta di piedi di Montipò. Un primo tempo ruvido e poco spettacolare, ma molto equilibrato, si chiude con gli ospiti in vantaggio.

Gli uomini di D’Aversa partono nella ripresa con una gran voglia di cercare il pareggio. Ci provano prima Ekdal e Quagliarella, ci riesce al 6′ Candreva, che al termine di un contropiede raccoglie una splendida smorzata di petto di Caputo e incrocia col destro infilando Montipò nell’angolino dopo una deviazione di Dawidowicz. Dopo il pari la partita cambia, le squadre si allungano, gli spazi si aprono e la sfida diventa improvvisamente più scoppiettante. La Sampdoria sembra crederci e trova sempre più terreno, ma le occasioni più ghiotte finiscono per essere dell’Hellas: prima Simeone va vicino all’1-2 con un gran destro da fuori su cui è attentissimo Audero, poi Ilic sfiora il palo dal limite dopo una magia. La partita sembra reggersi su un equilibrio precario, che viene spezzato al 77′, ancora grazie a Candreva. La punizione dell’esterno blucerchiato è perfetta per la testa di Ekdal, che spizza e batte Montipò sul palo lungo, ribaltando le sorti dell’incontro. I padroni di casa prima ringraziano Audero per un grande intervento su Faraoni, poi, al 90′, mettono in ghiaccio la partita con un siluro del neo entrato Murru, che raccoglie una respinta in contropiede e trova l’angolino alla sinistra del portiere.

IL TABELLINO

Sampdoria-Verona 3-1
Sampdoria (4-4-2): Audero 6,5; Bereszynski 6, Ferrari 6,5 (35′ Yoshida 5), Colley 6, Augello 6 (41′ st Murru 6,5); Candreva 7,5, Ekdal 7, Thorsby 6, Verre 6 (21′ st Silva 6); Quagliarella 5,5 (41′ st Gabbiadini sv), Caputo 6 (41′ st Dragusin sv).
Allenatore: D’Aversa 6,5
Verona (3-4-2-1): Montipò 6,5; Dawidowicz 5,5, Ceccherini 6, Casale 6 (39′ st Cancellieri sv); Faraoni 6, Ilic 6,5, Tameze 6,5 (29′ st Veloso 5,5), Lazovic 6; Caprari 6, Barak 5,5; Simeone 5,5 (22′ st Lasagna 5,5).
Allenatore: Tudor 5,5
Arbitro: Maggioni
Marcatori: 37′ Tameze (V), 6′ st Candreva (S), 32′ st Ekdal (S), 45′ st Murru (S)
Ammoniti: Bereszynski (S), Faraoni (V), Ekdal (S), Thorsby (S), Quagliarella (S)
Espulsi:

LE STATISTICHE

– Antonio Candreva è il centrocampista che ha segnato più gol in questa stagione di Serie A (sei).
– Prima di Antonio Candreva, l’ultimo centrocampista italiano della Sampdoria che aveva segnato almeno sei reti in una singola stagione di Serie A era stato Roberto Soriano nel 2015/16 (otto).
– Era dal 2016/17 che Candreva non segnava sei gol in un singolo campionato di Serie A (sei in 38 match in quel caso con l’Inter).
– Solo Florian Wirtz e Romain Faivre (entrambi 10) hanno preso parte a più reti di Antonio Candreva (9: 6 gol e 3 assist) tra i centrocampisti di questa stagione nei maggiori 5 campionati europei.
– Due delle tre reti di Albin Ekdal in Serie A con la maglia della Sampdoria sono state realizzate contro il Verona, la precedente nel dicembre 2020.
– Nicola Murru ha segnato il suo 1° gol in Serie A alla presenza numero 174.
– Nessuna squadra ha segnato più gol del Verona nel 1° tempo in questa Serie A: 15, al pari dell’Atalanta; tuttavia i gialloblù sono la formazione che ha subito più gol nel 2° tempo (20).
– Terzo gol di Adrien Tameze in Serie A, gli ultimi due sono arrivati nelle due gare più recenti.
– 50ª presenza di Adrien Tameze in tutte le competizioni con la maglia del Verona.
– Presenza numero 50 per Lorenzo Montipò in Serie A.

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