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Il Pm:”Juve ingolfata da investimenti oltre il budget”

Il Pubblico Ministero che indaga sui conti del club bianconero ha dato la propria versione dei fatti
Monica Tosolini

La perquisizione, tra Torino e Milano, della Guardia di Finanza nei locali della Juventus in merito all’inchiesta Prisma sul presunto reato di falso in bilancio scuote il mondo bianconero. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Torino 42 operazioni di mercato nel periodo 2018-21 all’interno delle quali, alla base dell’indagine della Procura di Torino (secondo quanto riporta l’Ansa), ci sarebbero plusvalenze pari a circa 282 milioni di euro “connotate da valori fraudolentemente maggiorati”. Ci sono accertamenti anche sui rapporti economici con Cristiano Ronaldo. Il calciatore non risulta indagato. I militari però hanno ricevuto dai magistrati l’incarico di cercare “documenti e scritture private” relative al contratto e alle retribuzioni arretrate. Si tratta, secondo quanto si è appreso, di una “carta famosa che non deve esistere teoricamente”, di una scrittura privata relativa ai rapporti economici fra la Juventus e Cristiano Ronaldo che la Guardia di Finanza, su indicazione della procura di Torino, ha ricevuto l’incarico di cercare e recuperare. L’esistenza del documento è stata ipotizzata per via del contenuto di una conversazione intercettata dagli inquirenti.

Tutto è partito dal lavoro svolto da Covisoc e Procura Federale lo scorso 27 ottobre per possibili plusvalenze fittizie atte a sistemare i buchi nel bilancio: 62 trasferimenti del calcio italiano di cui, come dicevamo, 42 che coinvolgono la Juve. Dall’analisi dei documenti, scrive la Gazzetta dello Sport, era venuto alla luce che il club aveva prodotto la documentazione relativa al passaggio di denaro solo per 3 casi. Da lì è poi scattata l’inchiesta della Procura di Torino, che ha informato anche la Consob essendo la Juventus quotata in Borsa.

IL PM: “JUVE INGOLFATA DA INVESTIMENTI OLTRE BUDGET”
La Juventus paragonata a una “macchina ingolfata” a causa di investimenti oltre le previsioni di budget e di altre operazioni poco accurate, tra cui gli stipendi eccessivi. E lo scenario che stanno disegnando gli inquirenti della procura di Torino nell’inchiesta che ieri ha portato la Guardia di Finanza a perquisire le sedi della società. Nel corso dell’indagine sono state svolte intercettazioni telefoniche. Con il sistema delle plusvalenze sulla compravendita di calciatori la Juventus ha generato un “ricavo di natura meramente contabile e in ultima analisi fittizio” mascherando perdite di esercizio: 39 milioni anziché 171 milioni nel 2019, 89 milioni anziché 209 milioni nel 2000, 209 milioni anziché 240 milioni nel 2021. Questa in sintesi è l’ipotesi su cui stanno lavorando la procura di Torino e la Guardia di Finanza con l’operazione ‘Prisma’, l’indagine che ieri ha portato a una serie di perquisizioni nelle sedi della società bianconera.

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