Splende il sole su Milano in questo giorno d’inizio 2020, e qualche tiepido raggio pare voler illuminare anche il futuro del Milan, che dopo 7 anni e mezzo riaccoglie Zlatan Ibrahimović.
Il grande campione svedese è sbarcato questa mattina all’aeroporto di Linate, acclamato dai tifosi ritrovati e seguito passo passo da telecamere e macchine fotografiche, che immortaleranno il suo avvicinamento a Milanello.
Nel tentativo di risolvere i suoi problemi tecnico-strutturali, la squadra meneghina ha deciso di affidarsi al totem svedese, che a 38 anni è chiamato a dimostrare nei prossimi 6 mesi di valere ancora la sua fama ed i 3,5 milioni d’ingaggio (più 500.000 euro di bonus per eventuali traguardi europei) pattuiti con il Milan.
Il calciatore è reduce dall’esperienza statunitense in forza ai Los Angeles Galaxy, interrottasi lo scorso 25 ottobre, dopo due stagioni e 54 realizzazioni, e scalpiterebbe per poter ritrovare quanto prima il rettandolo verde. Considerando però il prolungato periodo di inattività, risulterà necessaria un’adeguata fase di riatletizzazione e un graduale riavvicinamento alla competizione, che potrebbe richiedere qualche settimana d’attesa.
Una stima più precisa in merito alla data del nuovo esordio di Ibrahimović con il Milan conseguirà dalle visite mediche che il giocatore sosterrà nel pomeriggio di oggi, ed in seguito ai primi allenamenti agli ordini dell’allenatore Pioli.
Stando alle prime indiscrezioni, l’intenzione del tecnico sarebbe di non convocare il giocatore in occasione delle prossime due gare con Sampdoria e Cagliari, sfruttando il Quarto di Finale di Coppa Italia contro la SPAL, previsto per il 15 gennaio, come primo banco di prova per l’attaccante.
A quel punto l’esordio in campionato di Ibrahimović slitterebbe alla domenica successiva, quella del 19 gennaio, quando lo stadio “Meazza” accoglierà l’Udinese.
