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Gravina: il 30 giugno è la dead line

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato al Corriere dello sport della situazione del calcio in Italia e delle intenzioni della Federazione riguardo alla serie A.
Monica Tosolini

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato al Corriere dello sport della situazione del calcio in Italia e delle intenzioni della Federazione riguardo alla serie A. “Abbiamo una dead line. È il 30 giugno. Scadono contratti, assicurazioni, licenze. Finisce l’anno calcistico. Andare oltre significa introdurre modifiche regolamentari del tutto eccezionali. Servono dai 45 ai 60 giorni. In due mesi portiamo tutto a termine con certezza. Se pure iniziamo a maggio, si può fare. Tutti pensano che l’unico problema sia quello di assegnare lo scudetto. Ma noi dobbiamo stabilire chi va in Champions e in Europa League, chi retrocede in B, chi sale in A, chi retrocede in C e chi sale in B. Penso che congelare una classifica sia un errore da evitare. Il valore della competizione va salvaguardato. Dobbiamo dare delle chance a chi ha investito tanto su un obiettivo sportivo. Vuol dire giocare il più possibile. Portarci avanti col campionato e finirlo, se possibile. E se non è possibile trovare una formula che salvi la competizione, come playoff e playout”.

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