In casa Samp, a salvezza ormai quasi acquisita, è tempo di guardare al futuro, a partire da quello dell’allenatore Claudio Ranieri e di Fabio Quagliarella, entrambi con il contratto in scadenza a giugno.
Per quanto riguarda la questione ‘allenatore’, la Gazzetta dello sport oggi scrive: “Già al termine della partita di sabato contro il Milan, Ranieri aveva usato una battuta («So già quel che farò da grande») sulla vicenda. E ieri, ospite su RadioRai1 di «Radio Anch’io Sport», ha ampliato il concetto, ma lasciando chiaramente intendere che non sarà certo lui a far pressione sul presidente per un accordo in tempi brevi: «Aspettiamo i programmi della società – ha ribadito Ranieri – e poi decideremo insieme. Quando sono stato chiamato l’anno scorso, era un momento particolare per la Samp. Lo spettro della B era molto forte e ci siamo salvati. Quest’anno l’obiettivo era quello di mantenere la categoria senza soffrire: stiamo raggiungendolo, poi deciderò in tranquillità». Non è certo un mistero che la società blucerchiata, come tutti i club di A, dovrà attenersi la prossima stagione a un business plan ben più rigido di quello attuale, imponendo un tetto agli ingaggi più onerosi. Ecco perché al tecnico romano, che un ruolo così importante ha avuto dall’ottobre 2019 alla guida dei blucerchiati, potrebbe essere proposto un contratto su una base inferiore a quello attuale (1,8 milioni netti), ma con una serie di incentivi che potrebbero innalzarlo alla medesima cifra. Di sicuro, ciò che a Ranieri sta più a cuore, è questo: saranno decisivi i programmi futuri del club, prima ancora del discorso-ingaggio. A partire, ovviamente, dalla conferma dei due uomini-mercato blucerchiato (il d.s. Carlo Osti e Riccardo Pecini), anche loro in scadenza di contratto. E qui la volontà di Ferrero sarà a dir poco decisiva……è ovvio che, sul fronte-allenatore, il club stia valutando anche soluzioni alternative. E un profilo che piace molto (ma non solo al club blucerchiato…) è quello di Luca Gotti, tecnico dell’Udinese. Anche se qualunque altra scelta differente da Ranieri comporterebbe interventi mirati sul piano del mercato”.