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Nicola:”Siamo venuti a Udine per fare la partita. Complimenti all’Udinese”

Davide Nicola, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa dopo il match della Dacia Arena.
Monica Tosolini

Davide Nicola, allenatore della salernitana, ha parlato in conferenza stampa dopo il match della Dacia Arena. Queste le sue parole come riportate da TMW.

Sensazioni sul match:
“Secondo me bisogna partire proprio dall’analisi di una squadra molto forte fisicamente come l’Udinese, brava a gestire lo spazio, che ha giocatori di livello e un gioco consolidato. Avete visto l’entrata di Beto, che è veramente un bel giocatore. Abbiamo dato continuità al gioco espresso con la Roma, nei primi venticinque minuti avremmo meritato il gol, stiamo aumentando la velocità nel far circolare la palla, i numeri dicono che la Salernitana è venuta ad Udine a fare la sua partita. Dobbiamo migliorare nell’utilizzo delle fasce e nel fare un gioco meno frettoloso, ci mancano ancora dei dettagli, ma sapete meglio di me che per una squadra non è semplice assemblare tanti giocatori nuovi ma siamo comunque riusciti a fare punti in un campo difficile. Vedo una squadra che ha l’obiettivo salvezza, ma anche di proporre gioco. Dobbiamo lavorare ancora tanto ma sono convinto che faremo sempre più passi avanti e credo che la notizia più bella sia aver fatto giocare un tempo Radovanovic e un tempo Bradaric. C’è da valutare e migliorare ancora in diversi aspetti dell’attacco, dove non riusciamo ancora ad avere un certo peso specifico, Vilhena ha inserimento ma non ha per esempio il colpo di testa, ci manca un po’ un ragazzo con queste caratteristiche”.

Cosa manca dal mercato?
“Dopo le partite facciamo sempre un debriefing per capire un po’ cosa ci manca e cosa potremmo ottenere. Questa squadra comunque mi piace, ci sono diversi ragazzi nuovi che devono arrivare al top della forma. Bohinen e Lassana Coulibaly oggi ci sono mancati un po’. Il primo non ha nulla di grave ma abbiamo preferito non rischiare, con Radovanovic e Maggore siamo però comunque riusciti a sopperire”.
Botheim un po’ sottotono?
“Alcune cose mi vedrebbero insoddisfatto in altre partite. Non ci dobbiamo dimenticare che Botheim è un 2000 e arriva da un campionato diverso, ha qualità importanti e ha voglia di imparare. Ora deve giocare e deve inserirsi il prima possibile senza avere il peso specifico però fin da subito e pressioni. Gli creeremmo un disagio emotivo inutile. Lo stesso discorso vale per Valencia. Quando entra Dia fa capire come sia un giocatore che ha un qualcosa che ci mancava. Stiamo dimostrando di essere squadra mettendo in campo il giusto piglio, questo per ora mi lascia contento”.

Nel secondo tempo cos’è mancato?
“Il baricentro abbiamo cercato di alzarlo sempre e comunque, credo che nel secondo tempo a livello di posizionamento siamo stati predominanti. Ci è mancata la costanza forse, perché siamo ancora all’inizio. Nel calcio la superiorità numerica è pesante ma può non essere determinante, soprattutto se c’è un avversario che sa come chiudere gli spazi e ha interpreti di livello. Nel primo tempo siamo stati bravi e avremmo meritato il vantaggio, nella ripresa l’Udinese è stata brava a chiudere gli spazi e forse non siamo stati bravi noi in certi frangenti perché dobbiamo ancora lavorare per arrivare al top. Abbiamo i mezzi per fare il nostro campionato, tutto il resto arriverà dopo grandi sacrifici e lavoro”.

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