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Cosmi: “Le nostre motivazioni sono pari a quelle dell’Udinese”

Alla vigilia di Crotone-Udinese, Serse Cosmi ha parlato in conferenza stampa, affrontando subito il tema delle motivazioni.
Monica Tosolini

Alla vigilia di Crotone-Udinese, Serse Cosmi ha parlato in conferenza stampa, affrontando subito il tema delle motivazioni. IlRossoBlu.it ha ripreso le sue dichiarazioni:

«L’Udinese non sarà più motivata dei miei ragazzi. Le motivazioni nostre sono quelle degli avversari. Non voglio pensare che la nostra squadra affronti le otto partite senza motivazioni, o motivazioni parziali. Lo dobbiamo per dovere nel rispetto della città e della società. Potrei aggiungere anche per noi stessi, e lì tocchiamo una sfera molto soggettiva. Le motivazioni, dunque, sono al massimo. Voglio che la squadra giochi come è giusto che venga fatto, non solo questa ma tutte quelle che rimangono. Durante la settimana c’è impegno, applicazione, durante gli allenamenti c’è tutto quello che un allenatore vuole durante la settimana; poi in partita in pochi attimi tutto viene vanificato».

Su chi sarà in campo, Cosmi ha risposto: «Quella di Marrone e Benali sono le uniche due assenze. Poi oggi abbiamo spostato la rifinitura al pomeriggio, credo che Di Carmine sia disponibile domani. Cigarini è tornato in allenamento da due o tre settimane, ma la sua condizione è migliorata, l’idea è di utilizzarlo il primo possibile».

Sull’avversario, il primo delle due partite casalinghe, la voglia di vincere il Crotone, come dichiarato dagli avversari, è una motivazione in più per fare bene: «L’Udinese viene qui per vincere, questo ormai lo dicono tutte le nostre avversarie, e questo deve essere un motivo per noi in più, ovvero sovvertire le sensazioni degli avversari, che spesso sono suffragati dai risultati finali ma non da quello che si vede in campo».

In conclusione, ha detto: «Mi sono sentito orgoglioso di essere venuto qui, di vivere questa esperienza, a contatto giornaliero con gente straordinaria. Partendo dai magazzinieri, medici, fisioterapisti, tutti. C’è delusione in tutti, è chiaro, ma al cospetto delle partite che uno fa, alla delusione si aggiunge anche la frustrazione, perchè non ci sentiamo inferiori alle squadre che abbiamo affrontato, per come i risultati vengono fuori. Sono orgoglioso di aver conosciuto questa gente, e di aver condiviso con la squadra queste sei partite, i risultati rendono tutto complicato. Se dovessi tornare indietro, dopo aver conosciuto questa città, la scelta la rifarei dieci mila volte».

Le partite, tranne la vittoria in casa col Torino, terminano con il silenzio: «Finita la partita con lo Spezia il giorno stesso non ho detto niente, parlare a fine partita non aggiunge nulla, perchè c’è un aspetto psicologico che non è tale da poter essere lucidi. Mi sono ripromesso di riparlare a inizio settimana, ha parlato prima il direttore poi io ho parlato il giorno dopo. É dura ricominciare ogni settimana come stiamo ricominciando noi dopo quello che succede nelle partite. É dura perchè sei quasi costretto a ripetere le stesse cose, fai davvero una fatica enorme ad andare oltre, se non quello di mantenere vivo un gruppo e fargli capire che quello che stiamo facendo dipende solo da noi, e quindi ci diamo appuntamento alla partita successiva per poter eliminare degli errori che sono sotto gli occhi di tutti».

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