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De Canio: “L’Udinese non ha bisogno di un altro attaccante, la rosa che ha mi piace”

Mister Gigi De Canio, in due occasioni diverse alla guida dell'Udinese negli anni 2000, è intervenuto alla trasmissione 'Replay' su Telefriuli.
Monica Tosolini

Mister Gigi De Canio, in due occasioni diverse alla guida dell’Udinese negli anni 2000, è intervenuto alla trasmissione ‘Replay‘ su Telefriuli. Da allenatore, commenta il successo dei friulani sul Venezia sottolineando i meriti dell’attuale allenatore bianconero: “E’ stato un bene aver confermato Gotti e Gotti ha fatto bene a rimanere: la continuità tecnica è sempre un valore aggiunto. Così è più facile che i risultati arrivino”.

Il recupero di giocatori già a disposizione è il massimo? “Sì, recuperare Deulofeu e Pussetto è molto importante. Sono giocatori di qualità che lo scorso anno non han potuto dare il loro contributo pienamente. Stavolta il loro entusiasmo e la voglia di recuperare il tempo perso è garanzia per la squadra. E anche Molina è un altro gran calciatore che con il tempo acquisisce maggiori sicurezza e alza il livello qualitativo della squadra”.

Mancano due giorni alla fine del mercato. Serve una punta o l’Udinese è a posto così? “E’ vero che con la Juve l’Udinese ha preso gol subito e con il Venezia ha corso qualche rischio, ma in A ci sta, non si può pensare di non correre mai rischi. Si può sbagliare, ma questo non va a inficiare il valore della squadra. Ciò che conta è il livello e la continuità della prestazione e con Gotti c’è sempre stata, anche lo scorso anno. Per questo ha finito in crescendo. Per quanto riguarda l’attaccante, credo che l’Udinese stia bene così. Okaka quando avrà la condizione migliore, darà il suo importante contributo. L’Udinese è già forte così”.

Pussetto è un elemento tra i più importanti? “C’è anche Pereyra, che è un giocatore di qualità. In passato è andato sempre a corrente alternata. L’Udinese ha parecchie soluzioni davanti, giocatori di qualità che in ogni momento possono risolvere la partita. Calciatori che sono una garanzia per poter fare un buon campionato, in un ambiente sereno in cui i calciatori si possono esprimere nel migliore dei modi”.

Deulofeu ha fatto una doppietta. “Finora è stato sfortunato, ma ha i mezzi per essere un giocatore determinante ovunque. L’Udinese se lo è potuta permettere per queste situazioni fisiche che ha vissuto. Se sta bene può fare tanto per l’Udinese. Lui, Molina, Pereyra sono giocatori dinamici che permettono di affrontare l’avversario con la consapevolezza di poter battere chiunque”.

Un tridente è possibile con questa rosa? “Sì. Penso anche a Okaka con i due attaccanti esterni. Penso sia nelle corde di questa rosa farlo. Sarà una prerogativa di Gotti, quando si renderà conto che la squadra nel suo insieme potrà sostenere questo tipo di atteggiamento. Le formule lasciano il tempo che trovano. Quando ci si difende, lo si fa come squadra. Il 3-4-3 non può esporre a squilibri di sorta. La rosa dell’Udinese mi piace molto”.

Cosa ne pensi delle ripartenze del gioco dall’area del portiere? “Non è una cosa inventata ora. Una squadra che gioca a calcio, lo fa anche sfruttando le situazioni da dietro. E’ un concetto che però non va esasperato, bisogna sempre avere un piano B. In qualsiasi situazione. I calciatori vanno allenati ad un calcio situazionali, devono avere sempre la capacità di leggere la situazione. Non si gioca bene solo perchè l’azione inizia da dietro. E il giocatore deve abituarsi a pensare alla soluzione migliore”.

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