Tommaso Pobega è uno di quei giocatori che all’Udinese piace. Un obiettivo difficile da raggiungere, ma che rimane comunque una possibilità. I friulani non sono gli unici a corteggiare l’ex Pordenone per il quale il Milan deciderà il futuro. Tuttosport fa il punto della situazione e scrive: “Tutti in fila per avere Tommaso Pobega . Dall’Atalanta, che voleva acquistarlo a inizio mercato alla Sampdoria di Massimo Ferrero . Dall’Udinese del paron Pozzo ancora allo Spezia dove ha giocato la sua prima stagione in Serie A (20 presenze con 6 reti e tre assist), fino al Torino e oggi il Cagliari. Il club del presidente Giulini ha la necessità di sostituire Marko Rog dopo che il centrocampista croato, al rientro già da un lungo stop di 220 giorni, ha subito l’ennesimo infortunio della sua carriera: la rottura del legamento anteriore del ginocchio destro. Servono rinforzi e il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca , è andato a fare visita a Casa Milan a Paolo Maldini e Frederic Mascara per approfondire la possibilità di avere in prestito la mezzala rossonera, capace con Stefano Pioli di trasformarsi anche in un perfetto mediano in un centrocampo a due dove al momento il Milan ha gli uomini contati. Il club di Via Aldo Rossi sta raccogliendo le richieste di tutte le società interessate a Pobega ma senza dar vantaggi a nessuno. Almeno fino a quando Maldini non riuscirà a far tornare da Londra uno tipo Bakayoko o profili simili. Insomma il Milan è disposto a cedere il proprio giocare in prestito ma solo a certe condizioni confermando che oggi non è una priorità. Sicuramente il Cagliari può essere una buona soluzione per la crescita di Pobega ma non l’unica. Come detto non è l’unico club di Serie A interessato al gioiellino rossonero che si è messo in mostra con la maglia del Pordenone in Serie B per confermarsi un anno fa a Spezia, con Vincenzo Italiano in panchina. Un allenatore che ha creduto fortemente in lui e nelle sue qualità, nei suoi inserimenti. Una stagione importante che Tommaso vorrebbe ripetere con la maglia del Milan.
Ma se per il centrocampista prodotto del vivaio rossonero non sarà possibile nemmeno quest’anno, nonostante le difficoltà di arrivare a un profilo più internazionale, allora per lui sarà meglio andarsene per poter giocare da un’altra parte, cercare un progetto che lo coinvolga in pieno e che gli conceda lo spazio necessario per scendere in campo con continuità. Solo così si può crescere. Un giocatore che a Spezia è stato un punto di forza dell’undici bianconero. E così potrebbe ancora essere sia a Genova, sponda Samp con D’Aversa in panchina, sia a Cagliari con Semplici . Stessa formula, stesse ambizioni per due società che cercano conferme e riscatto. Due club disposti anche a investire sul giocatore. Ma qui il Milan non ci sente, non vuole ancora perderlo a titolo definitivo. Non si vuole correre il rischio che Pobega possa essere il nuovo Locatelli ma anche Cristante o Pessina : tutti giocatori cresciuti a Milanello prima di essere ceduti troppo presto. Con Tommaso non si vuole ripetere lo stesso errore…”
