Gol ed emozioni nell’anticipo dell’ora di pranzo della 20.a giornata di Serie A: Milan-Udinese 3-2. Protagonista assoluto Ante Rebic, entrato nella ripresa al posto di Bonaventura e autore della doppietta decisiva con le reti al 48′ e al 93′. Udinese avanti con Larsen al 6′ per l’errore di Donnarumma, poi rimontata dal croato e da Hernandez nella ripresa. Lasagna di testa ha poi illuso i friulani, prima della zampata da tre punti del Milan.
LA PARTITA
Nel giorno del ritorno da titolare di Ibrahimovic a San Siro, l’uomo copertina è diventato un giocatore che fino a pochi giorni fa, prima della Coppa Italia, sembrava un oggetto misterioso in casa Milan: Ante Rebic. La doppietta del croato, subentrato a Bonaventura all’intervallo, ha regalato tre punti fondamentali per Stefano Pioli nella rincorsa alle prime posizioni della classifica, punendo oltremodo una Udinese coraggiosa e pericolosa, ma anche consegnando ai rossoneri un premio per lo sforzo profuso nella ripresa con più spirito che tattica. Difficile assegnare alla svolta tattica di Pioli verso il 4-4-2 il merito del secondo successo consecutivo in campionato, più efficace raccontare di una partita nevrotica, vissuta a fasi alterne da una parte e dall’altra e vinta dalle giocate dei singoli, tanto in attacco quanto in porta, nel bene e nel male. Il primo episodio chiave arriva al 6′ quando Donnarumma, come a Cagliari, sbaglia un’uscita sulla trequarti atterrando Lasagna, ma spalancando a Larsen la porta per il gol del vantaggio dell’Udinese. Il gol subito manda in confusione i giocatori rossoneri, spesso in balìa del 3-5-2 organizzato e fisico di Gotti e mai in grado di impensierire Musso fino all’intervallo. Poi la svolta, nervosa e tattica. Il Milan rientra in campo con il sangue negli occhi, pronto a pressare alto e ad aumentare i giri nel motore con l’aiuto di Rebic al posto dello spento (e fuori forma) Bonaventura. Il pareggio immediato del croato con un inserimento in mezzo all’area rianima San Siro, poi è Donnarumma – a proposito di giocatori decisivi – a blindare la porta in almeno quattro occasioni tra il 50′ e il 57′ su Lasagna, Mandragora e Okaka. Dall’altra parte Musso chiude più volte su Castillejo e Leao, ma nulla può sul missile di Theo Hernandez dal limite al 72′. Nel finale l’ennesimo colpo di scena: Lasagna pareggia di testa all’85’ sfruttando una ripartenza organizzata rifinita ancora da Larsen dopo un errore di Ibrahimovic da centro area, poi ancora Rebic si prende San Siro dribblando mezza difesa dell’Udinese al limite dell’area e infilando il mancino all’angolino che vale tre punti.
LE PAGELLE
Rebic 8 – Da oggetto misterioso ad eroe dell’ora di pranzo. L’attaccante croato si prende San Siro con una doppietta da tre punti e la capacità, con corsa e tecnica, di cambiare il volto alla partita sulla fascia sinistra. Nel nuovo modulo un’arma in più da non sottovalutare.
Donnarumma 6,5 – Regala il gol del vantaggio all’Udinese, ma si riscatta nel secondo tempo con almeno quattro interventi miracolosi su Lasagna e Mandragora. Non può nulla sul colpo di testa del pareggio.
Leao 6,5 – Malino nel primo tempo come tutta la squadra, ma nella ripresa sale in cattedra giocando da “trequartista”. Meglio in chiave rifinitore che attaccante puro.
Hernandez 7 – Un cecchino dal limite dell’area. Col suo mancino trova la porta per la quinta volta in campionato (più uno in Coppa Italia) e insieme a Rebic fa saltare il banco nella ripresa.
Larsen 7 – Un gol e un assist per il danese che per tutto il primo spadroneggia, per poi andare in difficoltà una volta venuto meno il sostegno dei centrocampisti.
Lasagna 7 – Quando gioca a San Siro si esalta e le sue qualità nelle praterie lasciate dai rossoneri sono evidenti. Paradossalmente segna il gol più difficile, di testa in torsione, dopo averne sbagliati diversi davanti al portiere
MILAN-UDINESE 3-2
Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Conti, Kjær, Romagnoli, Hernandez; Castillejo (32′ st Krunic), Kessie, Bennacer, Bonaventura (1′ st Rebic); Ibrahimovic, Leao. A disp.: A. Donnarumma, Begovic, Gabbia, Paquetà, Suso, Piatek. All.: Pioli.
Udinese (3-5-2): Musso; Becao, Ekong, Nuytinck (33′ st Nestorovski); Larsen, Fofana, Mandragora, De Paul, Sema (43′ st Ter Avest); Okaka (47′ st De Maio), Lasagna. A disp.: Nicolas, Perisan, Opoku, Jajalo, Walace, Barak, Teodorczyk. All.: Gotti.
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 6′ Stryger Larsen (U), 3′ st Rebic (M), 27′ st Hernandez (M), 40′ st Lasagna (U), 48′ st Rebic (M)
Ammoniti: Bennacer, Conti, Ibrahimovic (M); Sema (U)
Espulsi: nessuno