Gli ultimi risultati dell’Udinese sembrano giustificare lo stato di stand by del rinnovo del contratto di Gotti. L’Udinese ha preso tempo, lasciando scadere il rinnovo automatico che scadeva a febbraio. Il Messaggero Veneto commenta: “Una scelta, quella di tenere in stand by l’allenatore, che finora non ha pagato troppo e non per colpa dello stesso Gotti. Come confermano la scelta del club di spedire la squadra in ritiro (una mossa già fatta in vista della gara di Crotone e ripetuta dopo l’ultima sconfitta casalinga, mercoledì con il Crotone) e il lungo elenco di infortuni, in particolare quelli delle due seconde punte, Pussetto e Deulofeu, elementi che farebbero comodo non poco in questo momento della stagione, viste le difficoltà offensive”.
E mentre l’Udinese attende, il Parma americano pensa già ad una ricostruzione da affidare proprio al tecnico di Contarina che, da parte sua, tace dopo aver detto più volte che per lui l’Udinese ha una corsia preferenziale.
E’ anche vero, scrive Pietro Oleotto, che “il fatto che le critiche arrivino spesso e volentieri anche da ambienti vicini alla società non può non dispiacere a Gotti, nonostante gli attestati di stima che sono sempre arrivati da Gino Pozzo. Gli estimatori non mancano neppure altrove. Come detto il Parma di Kyle Krause sta già pianificando il futuro: il magnate americano ha già speso 70 milioni e non è spaventato dalla possibile (e probabile) retrocessione. Ha già ingaggiato come dt Javier Ribalta, l’ex capo osservatori di Juventus e Manchester United, reduce da un’esperienza allo Zenit. Gotti è il tecnico sul taccuino per la ricostruzione, Udinese permettendo”.