In casa Benevento, riflettori della Gazzetta dello sport puntati su Lapadula. A lui è dedicato l’aggiornamento dalla squadra campana: “Il Benevento che si ritrova a sgomitare in piena bagarre salvezza è frutto di un girone di ritorno molto difficoltoso: 9 punti e una vittoria (in casa Juve), bottino lontanissimo dai 22 punti e 6 successi dell’andata. Un po’ lo stesso percorso di Gianluca Lapadula, che nella prima parte ha gonfiato la rete 4 volte, prima di fermarsi il 22 gennaio col gol al Torino. Non un bilancio pirotecnico, ma il suo lavoro sporco era stato utilissimo. Poi ecco un tunnel di sofferenza, errori, condizione precaria, e 4 panchine nelle ultime 7 gare. Il combattente nazionale peruviano non ha mollato, lavorando con intensità e nel silenzio, consapevole che la sua ora sarebbe tornata.
Astinenza finita
Lapadula, adesso che ha in Gaich una valida spalla in attacco, ha ritrovato dopo 3 mesi fiuto del gol e voglia di brillare. Con la Lazio aveva riassaporato il gusto della rete, ma la spintarella galeotta di Caldirola su Immobile aveva vanificato il suo gol di testa. L’urlo strozzato dell’Olimpico ha dato ulteriore carica a Gianluca, che a Marassi mercoledì sera ha avvertito aria di casa (due stagioni in rossoblù) giocando la sua migliore gara stagionale: rigore conquistato e gran gol col suo sinistro.«Ho ritrovato la forma migliore dopo una flessione fisiologica. L’importante è essere pronti per questo finale di campionato, il cammino verso la salvezza è ancora duro». Lapadula conosce le difficoltà della Serie A e sa che non si può adagiare sul gol ritrovato. E punta le antenne già sul match importantissimo di domenica con l’Udinese («gara fondamentale come lo saranno tutte da qui alla fine»). Perché questo Benevento è consapevole che la salvezza passa anche dai gol di Lapadula”.