Una analisi del Cies sull’impiego di Under 21 nei 5 maggiori campionati europei rivela che l’Udinese, nonostante la presenza in rosa e l’impiego di diversi millenials, non è tra le squadra che più si affidano ai giovani. Il Messaggero Veneto riprende i dati dell’Osservatorio del calcio e riporta che, nei 5 tornei più importanti in Europa “il Genoa è al 7° posto con il 14,8% di utilizzo di under 21, mentre la seconda tra le italiane è addirittura al 23° posto il Torino. L’Udinese? Occupa il posto numero 55 di una graduatoria che vede sul podio i francesi del Nizza al terzo posto (18,7%), preceduti dai catalani del Barcellona (22,7%) e dai tedeschi del Bayer Leverkusen, primi (23,5%).”
Eppure l’Udinese possiede quest’anno diversi giovani talenti e Gotti non ha paura a mandarli in campo. Ma il mister, “finora li ha utilizzati giustamente con il bilancino, e non si può dire che l’azzurrino Destiny Udogie, il tedesco Lazar Samardzic e il francese Brandon Soppy non abbiano già fatto capire di saperci fare. Udogie (ancora 18enne, ne farà 19 il 28 novembre) per la capacità di presidiare la fascia sinistra, Samardzic per il lampo che ha portato al gol della vittoria in quel di La Spezia, Soppy per le sgasate durante il secondo tempo con la Roma, non confermate, purtroppo, con la Fiorentina, segno che il rendimento di un under 21 è legato a diverse variabili”.
Va detto che “questa Udinese pare costruita con equilibrio. Ci sono i talenti, ci sono i 23enni come Molina, Makengo e Beto, ma ci sono anche i giocatori nel pieno della maturità come Pereyra o Deulofeu. Non resta che attendere la ricetta giusta. Chissà se il tocco magico lo darà un nuovo modulo o l’esplosione di qualche virgulto”.
