Focus del Messaggero Veneto sulla sinergia Udinese-Watford. La domanda è: ha portato i risultati sperati in questa stagione all’Udinese? La risposta è un secco ‘no’ dovuto però non alla qualità dei giocatori, ma agli infortuni che li hanno frenati. In particolare Pussetto e Deulofeu, attaccanti di cui Gotti avrebbe un bisogno assoluto.
Le loro defezioni ha costretto il mister a trovare delle soluzioni alternative “per far quadrare i conti nel ruolo di seconda punta” scrive Pietro Oleotto, “spostando spesso in appoggio al centravanti (Llorente od Okaka) Roberto Pereyra, il risultato migliore della sinergia, come confermano le statistiche che riassumono il campionato dell’argentino con il numero 37: titolare al 90%, come segnala il portale web Transfermarkt, il “Tucu” ha giocato l’85% dei minuti, reaalizzando 4 gol e fornendo 5 assist. Voci che testimoniano il peso che ha Pereyra nell’economia dell’Udinese e spiegano perché il “Tucu” sarà sicuramente tenuto in considerazione dal ct dell’Argentina, Lionel Scaloni, al momento delle convocazioni per la Coppa America che si disputerà tra giugno e luglio”.
Come detto, Pussetto e Deulofeu sono stati fermati dagli infortuni. Ma “anche gli ex Watford meno “freschi” non hanno fatto faville. Stefano Okaka, qui ormai dal 2019, ha pagato pure lui un lungo stop tra novembre e febbraio, Marvin Zeegelaar, tornato qui nel 2020 dopo una prima parentesi, non sta convincendo in pieno come esterno sinistro (titolare al 67%)”.
E come va ai bianconeri dirottati a Londra? Il Messaggero Veneto riporta i loro numeri: “William Troost-Ekong (titolare al 74%, 29 presenze e un gol) e Ken Sema rigenerato dal prestito all’Udinese (5 gol e altrettanti assist in 30 gare) hanno un peso notevole, Francisco Sierralta (22 presenze) promette bene, mentre Stipe Perica (15 apparizioni fugaci, solo 352 minuti in campo) è una delusione anche attraversata la Manica”.