Il Consiglio Federale ieri ha parlato di date per la ripartenza e la conclusione dei campionati di A, B e C. Udinese e Pordenone, quindi, si preparano a ripartire. La data precisa della prima partita verrà stabilita giovedì 28 maggio ma, fa notare il Messaggero Veneto, “con gli allenamenti di gruppo possibili soltanto da ieri, soltanto nel week-end di domenica 21 giugno, tra un mese esatto, le squadre riuscirebbero a completare quelle quattro settimane complete necessarie – secondo gli esperti e anche l’Aic, il sindacato dei calciatori – per una ripartenza capace di prevenire il rischio di infortuni”.
A causa del Coronavirus, non ci sono ancora certezze sulla reale conclusione dei campionati e non è possibile darne, tanto che resta in ballo la possibilità dei play-off scudetto e dei play-out retrocessione. Scrive sempre il Messaggero Veneto: “È la formula da utilizzare come un jolly per accorciare il tempo dei verdetti nel caso la fase di avvicinamento al campionato subisse uno stop. Infine la già citata Aic. Al termine delle “danze federali”, il presidente Damiano Tommasi era furioso. Ce l’ha con i criteri per l’ammissione delle società alla prossima stagione: fino alla fine del campionato dalla A alla C posso pagare un solo mese di stipendio. « Sapete che cosa significa? Che siamo stati in campo fino al 15 marzo, che i calciatori hanno lavorato per tutto il lockdown e ora tu puoi pure non retribuirli fino ad agosto». C’è aria di maretta…”
