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Messaggero Veneto, De Sisti: “Ho visto un’Udinese vorace con Cioffi”

L'ex allenatore dell'Udinese: "La Roma è favorita dall'effetto Olimpico"
Monica Tosolini

Picchio De Sisti è arrivato all’Udinese nel 1986 al posto di Luis Vinicio e ci è rimasto per due stagioni. Periodo che gli è rimasto nel cuore e che lo lega al bianconero friulano. Intervistato dal Messaggero Veneto in vista di un confronto, quello tra Roma e Udinese, che sente in maniera particolare, ha detto: “È una partita che aspetto per ovvie ragioni sentimentali. Così come ho gioito alla vittoria azzurra contro la Macedonia del Nord, nello stadio in cui sono diventato campione europeo nel 1968, ora attendo questa sfida ricca di ricordi personali, perché sono stato a lungo giallorosso, ma quando ho lasciato Udine ho pianto per quanto ci sono stato bene”: All’Olimpico sfida generazionale tra i due allenatori: “Indubbiamente, ma nel calcio moderno gli allenatori non sono soli perché hanno a loro fianco staff allargati. A Udine, ad esempio, la società è premurosa e attenta e il patron Gianpaolo ha sempre un occhio per il preparatore. Poi, però, bisogna anche abbinare le qualità del tecnico, perché chi ha grande personalità porta dalla sua parte i giocatori, come fa Mourinho. Premesso questo, Cioffi lo vedo come un esponente interessante della nuova guardia, e mi piace”. Con Cioffi, “Ho visto una squadra che azzanna l’osso sapendo che là trova la carne più gustosa. Fuor di metafora, è un’Udinese vorace. A Milano, per esempio, mi ha fatto un’ottima impressione anche nella riconquista della palla. Per me si sbaglia a dire che l’Udinese è solo una squadra muscolare, perché ci sono tanti interpreti che abbinano anche una discreta tecnica. Tuttavia, adesso come adesso vedo nell’esterno Ebosele il valore aggiunto. È difficile stare dietro a questo ragazzo”.

Sulla Roma, dice che “ha due fattori che altre non hanno. Il primo è il pubblico, il secondo è Mourinho che ha riportato grandissimo entusiasmo in una piazza di per sé già calorosa. Mourinho è un condottiero che ha catalizzato l’ambiente e ha dimostrato che se un allenatore è supportato adeguatamente, allora i risultati arrivano nonostante il gioco non brillante. L’effetto Olimpico è trascinante. Col Lecce l’ha vinta il pubblico, per questo vedo favorita la Roma”.

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