Alessandro Calori ha analizzato per il Messaggero Veneto la sfida di domani tra Udinese e Monza, commentando la situazione in casa dei brianzoli allenati da quel Giovanni Stroppa con cui ha condiviso due annate bianconere e passando poi all’Udinese di oggi:«Complessivamente è la squadra degli ultimi anni, sempre fisica e tosta, con alcuni elementi tecnici come Deulofeu e Pereyra, con giovani che devono calarsi nel contesto, ma a cui c’è da aggiungere qualcosa».
Lei è stato il primo grande interprete della difesa a tre, un mantra che Sottil forse mal digerisce, avendo dichiarato il suo favore per la linea a quattro.«L’Udinese è una società strutturata con una precisa identità e ormai lo sanno tutti che l’idea di calcio è quella. Questo vuol dire che quando ci arrivi puoi apprendere e metterci anche del tuo, ma tendenzialmente l’idea di calcio è quella e devi metterci entusiasmo per far crescere i giocatori e arrivare al risultato. Poi, se resti in dieci come sabato, nell’esigenza puoi giocare a quattro e non ci vedo nulla di male».
L’idea del trequartista?«Puoi lavorare sui concetti e se hai un centrocampista offensivo come Pereyra puoi essere bravo a trovare il tuo modo. Di certo Sottil ha una grandissima opportunità e motivazione a fare bene in una società che conosce per averci giocato».
L’Udinese ha ceduto proprio al Monza quel Pablo Marì che aveva fatto la differenza nella seconda parte della scorsa stagione…«Per fermare un giocatore ci son tanti fattori tra cui il contratto e il costo. Il Monza ha l’ambizione di un dirigente che non sta attento a centellinare su un ingaggio alto, quindi la valutazione non solo tecnica ma anche economica».
Calori cosa ha espresso finora il campionato?«Bisogna essere brillanti in avvio come lo è stato il Napoli. La Fiorentina può diventare una sorpresa e il Verona si è indebolito»
