Udinese incerottata contro la Juve. E con una difesa completamente da inventare in cui l’unico ‘superstite’ titolare potrebbe essere Nehuen Perez. Ma la formazione friulana non deve partire battuta. Il Gazzettino ricorda che “Sottil dovrà fare di necessità virtù, ma gente come il rientrante Udogie, Lovric, Samardzic, Pereyra, Beto, il citato Perez, Silvestri, Walace, Arslan, Thauvin e Nestorovski (ovviamente anche Masina e Becao, se ce la faranno) non sono degli sprovveduti. Garantiscono quella qualità con cui può essere messa in seria difficoltà la formazione di Allegri, che sta vivendo un momento nero per le vicende legate alla penalizzazione”.
Il punto è che in generale, nel girone di ritorno, l’Udinese ha avuto un passo troppo lento, con soli 18 punti conquistati. Guido Gomirato ha illustrato gli ultimi precedenti in cui la squadra bianconera ha ‘frenato’ nella seconda parte della stagione: “Nel “cammino” del 2017-18 i bianconeri persero ben 11 partite di seguito, tanto da rischiare la retrocessione. Nel 2015-16, quando alla guida della squadra si alternarono dapprima Colantuono e poi De Canio, l’Udinese nella seconda parte della stagione racimolò appena 15 punti. Erano stati 17 l’anno prima, con al timone Andrea Stramaccioni. Il maggior punteggio invece è stato totalizzato dall’Udinese targata Guidolin nel 2010-11 e nel 2012-13, con 39 punti. Molto buono fu anche il bottino conquistato nel 2008-09. Ma quello splendido ritorno non compensò un periodo negativo: dal 9 novembre 2008 al 25 gennaio 2009, in 11 match, la squadra allenata da Pasquale Marino racimolò appena tre punticini. Nel 2004-05, l’ultima volta con Luciano Spalletti come responsabile tecnico, l’Udinese nel ritorno conquistò 28 punti, grazie ai quali tenne a bada la Sampdoria. Concluse in quarta posizione e riuscì ad accedere in agosto ai playoff per partecipare alla fase a gironi della Champions League”.
