Nella stagione 1988/89 all’Udinese si era messo in mostra Angelo Orlando, mediano, terzino volante sulla fascia sinistra e all’occorrenza anche mezzala. Il Gazzettino ricorda che “Con i suoi chilometri garantì un robusto contributo per la promozione in A quella stagione. Di lui due anni dopo si invaghì l’Inter, girando in parziale contropartita Andrea Mandorlini. In bianconero ha disputato 101 incontri, segando 2 reti”.
Orlando ricorda con emozione quella stagione e parla poi dell’Udinese di oggi: «Si sta comportando in maniera molto positiva, è un complesso bello, tosto e organizzato, dove ognuno sa ciò che deve fare».
Della stagione bianconera dice: «Forse ci si aspettava qualcosina in più nel girone d’andata: sono state perse male alcune gare, e ciò ha costretto la società a intervenire esonerando l’allenatore. Ma con Cioffi si è andati sul sicuro: conosceva bene la squadra e ciò ha facilitato il suo lavoro. Poi lui ci ha messo del suo: tatticamente e come motivatore si sta dimostrando bravo».
Dell’organico di Cioffi, apprezza: «Gli attaccanti, Beto e Deulofeu, sono una gran bella coppia. Giocatori di razza. È un peccato che Beto sia stato costretto a rimanere forzatamente a riposo per il problema muscolare. Poi ci sono giovani interessanti, che hanno ampi margini di miglioramento: la dimostrazione che la proprietà ha operato bene sul mercato».
Il suo preferito, però..«C’è un ragazzo in particolare che mi piace moltissimo e ha tutti i numeri per diventare un grande. È il 19enne Udogie: ha gamba, potenza, tecnica, tiro. È completo, non credevo fosse così forte. Lo è più che mai in prospettiva: gli faccio i complimenti. E li faccio a chi lo ha portato a Udine, compiendo un capolavoro. Ogni volta che osservo Destiny mi impressiona. Prima o poi in Nazionale arriverà. Mi ripeto: è un fenomeno e credo che nel prossimo mercato sarà l’oggetto del desiderio dei club milionari. Non entro nel merito delle strategie di mercato. Sottolineo soltanto che un atleta così bravo e ancora molto giovane non può non essere nei radar europei».