Il Gazzettino torna sull’addio di Cioffi all’Udinese e si schiera apertamente dalla parte della società: “Cioffi ha optato per il contratto vantaggioso del Verona, tradendo la fiducia che gli aveva garantito Gino Pozzo a dicembre. Allora, rischiando non poco, puntò su di lui. Ed è stata una grande opportunità per il tecnico fiorentino: se i Pozzo avessero scelto un altro allenatore per il dopo Gotti, probabilmente lui sarebbe rimasto disoccupato. E sconosciuto. Finora, da tecnico, aveva lavorato soprattutto all’estero. Ma quasi sempre in categorie inferiori e soprattutto da vice. Il contratto per un anno in bianconero sarebbe stato – presumibilmente – da 600 mila euro, in linea con quelli iniziali dei predecessori”. Rivela quindi che “Cioffi voleva un contratto biennale, quello che gli ha offerto Verona, dove lavoreranno anche Pinzi, Bovenzi, Iodice e probabilmente il fratello Matteo, che è psicologo. Invece al’Udinese con i mister si ragiona sempre in termini d’intese annuali”.
Per quanto riguarda il sostituto di Cioffi, Il Gazzettino afferma che “resta percorribile la pista che porterebbe a Leonardo Semplici, per quanto reduce da qualche stagione non fortunata. Cala sensibilmente la candidatura di Fabio Pecchia, sempre più vicino ad accasarsi al Parma in B. Piace Paolo Zanetti, esonerato dal Venezia, che però ha ancora due anni di contratto con il club arancioneroverde e dietro ha sempre giocato a quattro. Un occhio attento va riservato alla cadetteria. Sono profili interessanti quello di Alvini del Perugia (però leggermente avanti con l’età), di Grosso del Frosinone, ma anche di Andrea Sottil. Lui conosce bene l’ambiente ed è reduce da due buone annate ad Ascoli”.
