A quattro giorni all’erroraccio costato il rigore in favore della Samp, Walace è ancora oggetto di critiche. La Gazzetta dello sport spezza però una lancia in suo favore: vista la sua importanza nel gioco dei bianconeri, va perdonato. I numeri spiegano perchè è ritenuto prezioso: “Guardando ai dati relativi al numero 11 si capisce che è, per distacco, il giocatore che recupera più palloni di tutta la squadra. Fino a questo momento ne ha “puliti” 61, per una media di 8,71 a partita. La media del suo ruolo è di 3,65. Lui, in pratica, su quell’aspetto lavora più del doppio di tutti gli altri interpreti che occupano la sua stessa posizione nelle altre formazioni del campionato. Sempre considerando le prime 7 giornate ha realizzato 348 passaggi positivi, vale a dire 49,71 a incontro. La media della Serie A, per i centrocampisti, è di 24,3. Poi, calcolando le percentuali di passaggi, verticalizza meno degli altri e perde qualche pallone di più. Giocando così tanto però è comprensibile.
A suo favore va anche il fatto di essere versatile. In tempi di cambio modulo – mai come in quest’ultimo periodo c’è stata un’alternanza tra 3-5-2 e 4-2-3-1 – è apparso subito evidente che Walace starebbe in campo con entrambe le soluzioni tattiche che vanno per la maggiore. È difficile prescindere dal suo impatto fisico sulla gara, dalla sua capacità di dare sostanza alla mediana. Non sarà mai un giocatore alla Andrea Pirlo o, per restare a vecchi amori friulani, con lo stile di David Pizarro o Gaetano D’Agostino. Quella è altra roba e ne è consapevole lui per primo, come del resto chi lo ha scelto per acquistarlo e chi lo mette in campo. Resta però un elemento prezioso, che ha saputo sgomitare per conquistare uno spazio che si è meritato”.
