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Gazzetta dello sport: Udinese, guida Walace

Le gerarchie per il ruolo di regista in casa Udinese sono definite: prima c'è Walace, poi Arslan e quindi Jajalo.
Monica Tosolini

Le gerarchie per il ruolo di regista in casa Udinese sono definite: prima c’è Walace, poi Arslan e quindi Jajalo. I cambi di Gotti a La Spezia. E, secondo la Gazzetta dello sport, al momento non c’è possibilità di ribaltarle.

Scrive la rosea: “La posizione di uomo davanti alla difesa, nel disegno tattico elaborato dal tecnico con il tradizionale (per quello che riguarda l’Udinese) 3-5-2, prevede determinate abilità da parte di chi deve ricoprire il ruolo. Ci vogliono solidità, capacità di recuperare più palloni possibili e voglia di giocare nel modo più semplice, alleggerendo le situazioni di sofferenza. Non si deve verticalizzare molto, visto che le fonti del gioco stanno da altre parti: negli interni (in particolare Maxi Pereyra) e lungo le corsie laterali, con un occhio di riguardo per quanto riguarda Nahuel Molina. Si attacca infatti di più lungo la fascia destra che su quella sinistra, occupata stabilmente dal danese Jens Stryger Larsen. Quello che non va fatto è invece perdere palla in maniera rischiosa, lasciando spazio al contrattacco dell’avversario, come successo a La Spezia in qualche occasione di troppo. Contro il Napoli l’Udinese ha perso 9 delle ultime 10 sfide in Serie A, subendo una media di 2,7 reti a match. La tendenza va invertita.

Di buono, del terzetto di play, c’è da sottolineare il fatto che la loro stagione sembra essere più serena rispetto all’anno passato. Qualcuno potrebbe obiettare che non ci vuole poi molto vista la sequenza di episodi sfortunati che ha condizionato il rendimento di tutti e tre gli atleti. Per Walace si è trattato di una continua rincorsa. Nella prima parte del campionato ha messo assieme 63 giorni di assenza – divisi in due periodi tra metà settembre e fine novembre – a causa di una serie di problemi muscolari. Complessivamente ha saltato 8 partite – non molto – ma i fastidi sono proseguiti per tutto il campionato. Arslan invece è stato più disponibile, ma essendo stato impiegato da subito a causa dell’assenza di diversi compagni è arrivato con il fiato corto a fine stagione, mettendo comunque assieme 30 apparizioni e segnando 3 reti. Per Jajalo il 2020/2021 è stato invece da dimenticare completamente. Il 5 dicembre ha rimediato la rottura del legamento crociato del ginocchio. L’infortunio lo ha tenuto fuori fino alla preparazione di questo torneo. Chiedere alla sorte maggiore tranquillità per il futuro sembra quasi un atto dovuto”.

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