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Gazzetta dello sport: Serie A quasi alla tedesca

Gli scienziati ieri hanno dato una mano al calcio.
Monica Tosolini

Gli scienziati ieri hanno dato una mano al calcio. Complice la situazione generale del Paese, con la curva dei contagi che continua a dare indicazioni positive, il Cts ha dato la svolta tanto attesa: in caso di un contagiato in squadra, si fermerà solo lui. Verrà isolato, mentre il resto della squadra, spiega la Gazzetta dello sport, “si recherà subito in ritiro in una «struttura concordata», nel suo centro di allenamento. Ma tutti potranno uscire per giocare la partita se all’esame del tampone, la mattina stessa della gara, risulteranno negativi. Alla fine dell’incontro, ritorneranno poi nella «struttura concordata». La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, spiega che «ci saranno condizioni rigorosissime e stringenti, i calciatori andranno in quarantena prima e dopo a tutela della loro salute, ma potranno giocare le partite». Si dovrebbe evitare così qualsiasi rischio di focolaio”.

“In pratica – continua la rosea, “il monitoraggio resta quello di adesso, con i tamponi ogni quattro giorni, e test sierologici ogni due settimane, ma in più c’è quello immediatamente a ridosso della partita. Continua a valere, invece, lo schema della «quarantena attiva», cioè con la possibilità di allenarsi, integrata però con un passaggio decisivo, una sorta di «toccata e fuga» per giocare le partite. D’altronde il Cts non ha il potere di abolire la quarantena per i contatti ravvicinati di chi è positivo, prevista da un decreto del ministero della Salute tuttora in vigore. E non si può creare una specie di corsia preferenziale per il calcio che è invece chiusa per tutti gli altri cittadini”.

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