Alla vigilia di Udinese-Inter, la Gazzetta dello sport ha intervistato Juan Musso, da tempo nel mirino del club nerazzurro. Con lui ha parlato della gara, della sua amicizia con Lautaro Martinez (“siamo amici, abbiamo scambiato due maglie, ma una l’ha voluta mio fratello”) e anche di cose personali (“non ho fretta di diventare padre, vedo che chi lo diventa trova grandi motivazioni, ma io voglio aspettare”).
Ammette che Lautaro e Lukaku sono una delle coppie gol più forti della A, ma avverte: “Io non temo nessuno, e neppure l’Udinese. Non ci sentiamo inferiori”.
Rivela che in campo parla molto “per tener viva la concentrazione. Ai compagni non devo insegnare niente, sanno che sono così”.
Sul fatto che Gotti sia sempre in discussione, si schiera assieme alla squadra dalla sua parte: “Per noi non è mai stato in discussione, con lui stiamo bene e gli vogliamo bene. E’ un uomo estremamente intelligente, analizza il gioco come pochi, legge le partite, sa come attaccare e difendere. Per le partite perse non si esonera il mister. Dobbiamo stare più concentrati, ma meritiamo dei punti in più”.
Spiega poi che l’assenza di Nuytinck pesa molto: “Ammiro la sua concentrazione”. E sull’apporto degli argentini: “Ci troviamo a occhi chiusi, sappiamo come e quando dare la palla ad ognuno. De Paul merita una squadra che lotta per traguardi importanti”.
E Musso, che farà? “Penso all’Udinese. E’ normale che io voglia arrivare in un club che gioca la Champions”.
