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Gazzetta dello sport: Juve, papere e follia. Allegri butta via la prima vittoria

Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello sport inizia così il commento a Udinese-Juventus
Monica Tosolini

Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello sport inizia così il commento a Udinese-Juventus: “Stava per vincere di corto muso con un gol di Ronaldo all’ultimo secondo, Ronaldo escluso dall’undici titolare, evento clamoroso, fonte delle dietrologie più disparate. La Var però ci ha messo la coda, la rete è stata annullata per un fuorigioco millimetrico e Massimiliano Allegri ha visto evaporare il successo più diabolico. Sarebbe stato il suo capolavoro, un trionfo di musi e musetti, e forse a Coverciano ne avrebbero fatto un caso di scuola, una cosa tipo «psicologia applicata (alla panchina)». A Udine si è giocata una partita-romanzo, densa, fitta. La Juve ha buttato via la vittoria, tradita da due fragorosi errori del suo portiere, Szczesny. L’Udinese ha approfittato di tanto scempio e non ha rubato nulla, ma la Signora ha fatto tutto da sé, bella e masochista allo stesso tempo. «Halma», dirà Allegri, e ci associamo. Calma, perché la Juve è stata pure sfortunata, ha colpito due pali con Morata e Bentancur, e ha riscoperto quanto è forte Dybala, se lasciato libero di essere se stesso. Senza i due regali di Szczesny saremmo qui a celebrarla”.

Nelle pagelle, all’Udinese come squadra va il 6,5 perchè “riapre una partita che sembrava chiusa per manifesta superiorità della Juve. Ripresa da battaglia, con spirito e con coraggio”.

GOTTI 6,5 – ‘Magheggia’ con le sostituzioni. Deulofeu al 57′ e Okaka all’80’ sono i cambi che più spostano l’asse del match e i suoi equilibri. Viene da chiedersi perchè almeno l’ex azzurro non abbia giocato dall’inizio.

DEULOFEU IL MIGLIORE 7 – Tecnica nella velocità, la solita miscela che rende interessante un attaccante. In combutta con Okaka terrorizza Szczesny,i due lo pressano e lo inducono all’errore. Deulofeu raccoglie il frutto.

NUYTINCK IL PEGGIORE 5 – E’ presente sulle scene dei due gol subiti. Sul primo è in concorso di colpa, sul secondo Cuadrado lo riduce a birillo. Insufficienza di reparto, dietro l’Udinese fatica a leggere e a reggere.

SILVESTRI 6,5 – Lo premiamo per il volo d’angelo su Dybala: il gol sarebbe stata una pietra tombale. C’è chi dice che la palla sarebbe uscita. Nel dubbio, comunque, meglio deviare.

BECAO 5 – Sorvolato dal cross di Chiesa e sovrastato da Cristiano Ronaldo, viene salvato dalla Var proprio agli sgoccioli, nel recupero.E sul primo gol non è esente da responsabilità.

SAMIR 5 – Cuadrado arriva da lontano, lanciato come una moto. Udogie manco lo vede, Samir soffre. Sul primo gol non accorcia la marcatura su Bentancur. ZEEGELAAR – SV

MOLINA 6 – Meno arrembante del solito, anche perchè ha davanti Alex Sandro,non proprio l’ultimo dei terzini. Tiene la fascia: effettua 4 cross, un paio interessanti.

ARSLAN 6,5 – Per un tempo è sopraffatto da Dybala, dal suo scomparire e apparire ovunque. Si riscatta poi, specie con l’azione che porta al rigore. JAJALO 5 – Si divora il 3-2.

WALACE 5,5 – Regista abbastanza sciapo e un po’ troppo rude. Forse è improprio definirlo playmaker, più che altro è un guardiano non sempre attentissimo.

MAKENGO 5,5 – Si intuiscono delle doti,bisogna avere la forza di andare oltre le apparenze di una prova contro avversari oggi troppo forti per lui. A 23 anni può migliorare.

UDOGIE 5 – Travolto dal solito Cuadrado. Il colombiano gli sfreccia via a piacimento, quando sgasa gli prende subito metri non più recuperabili. Troppa velocità per il 18enne Udogie.

PEREYRA 7 – Via De Paul, è lui il nuovo leader dell’Udinese,il compagno a cui appoggiarsi quando si è in difficoltà. Corrode la Juve con gli inserimenti, è freddo sul rigore.

PUSSETTO 6 – Anche nella parte sbagliata di partita, il primo tempo della insussistenza, cerca di restituire i colpi. Tentativi non memorabili, ma comunque tentativi.

LARSEN 6 – Con lui l’Udinese acquisisce esperienza e maggior stabilità. Si dice che il duttile esterno danese possa andar via alla fine del mercato. Chi lo prenderà cascherà bene.

OKAKA 6,5 – Il centravanti che mancava, la montagna di muscoli da opporre ai centraloni juventini. Entra nel finale ed è determinante con la pressione su Szczesny per il 2-2.

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