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Gazzetta dello sport: Il dopo De Paul

L'addio di De Paul apre la caccia al suo sostituto.
Monica Tosolini

L’addio di De Paul apre la caccia al suo sostituto. Sostituto che l’Udinese, secondo la Gazzetta dello sport, ha già in casa. Potrebbe essere Pereyra, erede naturale dell’amico e connazionale. Oppure Arslan, giocatore versatile e vera sorpresa della passata stagione. O si potrebbe puntare sul giovane Makengo.

A proposito dei tre, la Gazzetta dello sport scrive: 

PEREYRA – “Per qualità del palleggio, visione di gioco, capacità realizzativa e abilità nel confezionare gli assist il Tucu è il sostituto naturale del numero 10. Complici le difficoltà del reparto avanzato, decimato dagli infortuni, il calciatore cresciuto nel River Plate, nel suo ritorno in Friuli, è stato dirottato da Gotti molte volte nella posizione di mezzapunta, di supporto al centravanti. Con l’addio di Rodrigo e il definivo recupero degli uomini in avanti (Pussetto e Deulofeu godranno di sicuro di condizioni di salute migliori) Pereyra si collocherà definitivamente nella posizione di interno. Di più, rispetto a De Paul, ha l’abilità di andare via in progressione, qualità che gli permette di poter giocare anche più vicino alla porta. Di meno, pur sacrificandosi in fase di ripiego, non è in grado di occupare così tanto campo come il suo connazionale. Caratteristiche del genere, però sono difficilmente identificabili facendo riferimento a tutte le squadre di A, figurarsi cercando in una sola”.

ARSLAN – “La capacità di essere versatile lo eleva, ma è necessario anche assumere un’identità definita se si vuole conquistare un posto con costanza. E’ per questo che è corretto interrogarsi sul suo futuro nel caso in cui dovesse essere un titolarissimo, di quelli a cui non si rinuncia mai. Davanti alla difesa sa starci, ma non è l’ideale per il 3-5-2 disegnato dal tecnico, vedasi le difficoltà che ha avuto con la gestione dei cartellini gialli (alla fine sono stati 9, decisamente troppi). La posizione è molto legata all’attività di copertura e le proiezioni offensive sono ridotte al minimo. Per farsi un’idea di che cosa significhi interpretare quel ruolo basti pensare al lavoro che fa Walace, o che in precedenza toccava a Rolando Mandragora. Se la cava meglio da mezzala. Un indizio sulla sua candidatura? Quando nello scorso campionato è mancato De Paul – in due occasioni, per squalifica, contro Verona e Cagliari – Arslan è stato sempre in campo. Coi gialloblu, essendo a disposizione pure Deulofeu, ha svolto il ruolo di copertura in coppia con Walace, lasciando a Pereyra la possibilità di spostarsi più in avanti sulla linea del catalano. Con gli isolani ha occupato proprio la posizione di De Paul, interno destro nel centrocampo a 5”.

MAKENGO – E’ un prospetto nel quale l’Udinese crede: “Essendo un elemento di sostanza bisognerebbe trovare equilibri differenti per garantire un supporto alla fase offensiva. Lo studio di soluzioni che permettano di aumentare la pericolosità sotto porta sarebbe stato comunque una delle priorità di Gotti anche nel caso in cui fosse rimasto in rosa De Paul. La sterilità in attacco è una lacuna che i bianconeri si portano dietro da diverse stagioni e la presenza di un centrocampista prolifico come il giocatore in predicato di passare all’Atletico Madrid ha permesso di sanare in parte il problema, che ora andrà affrontato di petto”.

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