Home » Gazzetta dello sport: Cara Udinese, la salvezza non ti basta

Gazzetta dello sport: Cara Udinese, la salvezza non ti basta

Qual'è la reale dimensione di questa Udinese? E' una squadra da salvezza o può ambire a qualcosa di più?
Monica Tosolini

Qual’è la reale dimensione di questa Udinese? E’ una squadra da salvezza o può ambire a qualcosa di più? La Gazzetta dello sport lo ha chiesto a tre ex bianconeri che hanno risposto così:

FELIPE – “L’Udinese ha la rosa per giocare un altro tipo di campionato. Finora ci sono state numerose difficoltà, tra inserimenti dei nuovi e altri aspetti. Faccio l’esempio di Pereyra . Il giocatore che si vede ora è un altro rispetto all’inizio, ma ci ha messo un po’ a trovare la condizione. È un interprete fondamentale, che ha fatto cambiare i ritmi. Deulofeu, che adesso è in forma, Nuytinck, ora in salute. Llorente invece deve ancora adattarsi. Con due mezzali come De Paul e Pereyra pensavo soffrissero in difesa. Invece danno una grossa mano dietro. In avanti, poi, la loro qualità emerge”. Una soluzione? “I ragazzi devono prendere esempio da loro stessi, guardando alla gara con lo Spezia. Con le pari grado bisogna soffrire. Pensino a comportarsi con lo stesso atteggiamento tenuto al Picco e miglioreranno di sicuro”.

TURCI – “Io sono sempre dell’avviso che ognuno ha la posizione che si merita. Se ora la squadra è lì, è giusto così. Non stiamo parlando di un paio di partite, ma più di 20. Posso però dire, per esperienza, che al tempo della prima qualificazione in Coppa Uefa, eravamo a 5 punti dalla retrocessione a 10 giornate dalle fine e poi arrivammo quinti. La squadra può migliorare, ma devono coincidere tanti fattori. È chiaro che non ci devono essere limiti, ma bisogna essere realisti. L’obiettivo primario è la salvezza, rappresentata dai 40 punti”.

PAZIENZA – “L’Udinese sta facendo quello che deve e mi piace la sua identità, fatta di compattezza e ripartenze. Ormai è uno stile consolidato negli anni. La società ha un programma preciso, che è quello di far crescere i giovani. A Udine la base è sempre quella dei ragazzi da scoprire. Ora emerge De Paul, ma tra un po’ ci sarà l’esplosione di altri giocatori, anche se adesso faticano a imporsi. Non è un pronostico, ma un dato di fatto. Sono i numeri che illustrano la politica societaria. L’unica continuità che deve avere la formazione di Gotti è quella della permanenza in serie A e ci riuscirà . Pretendere serie infinite di risultati positivi è irreale. Quelle sono sequenze per chi lotta per lo scudetto o per un posto in Champions. L’Udinese ha un progetto diverso”.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia