Beto è il bomber dell’Udinese, con 5 reti, una ogni 99 minuti in campo ed è tra i 55 preconvocati del Portogallo per i Mondiali; ma in bianconero la staffetta con Success si sta risolvendo a favore del nigeriano che ha 584 minuti in campo contro i 496 del collega. In molti si sono stupiti domenica a Cremona quando Sottil lo ha inserito a 15 minuti dalla fine. La Gazzetta dello sport riporta la spiegazione del tecnico: «Beto è entrato tardi, ma ero molto contento della partita di Success, che ha lavorato bene di sponda. Ci ha fatto salire in maniera splendida». Vero, ma il nigeriano non vede la porta, è più un suggeritore che un finalizzatore.
Beto ha iniziato il campionato reduce dall’infortunio muscolare del 10 aprile e, scrive la rosea, “È proprio a causa di quel problema che Beto è stato costretto a cominciare l’annata lavorando a parte per quasi tutta la preparazione, scendendo in campo alla prima a San Siro senza aver mai disputato un’amichevole. Per questo è comprensibile che all’inizio, fino alla pausa nazionali, fosse dosato con il contagocce. Ora però, con l’Udinese in difficoltà davanti alla porta (1 solo gol nelle ultime 3 gare) serve la sua capacità di battere i portieri avversari. Ne va delle ambizioni della squadra e di quelle del club, che sul ragazzo ha investito circa 10 milioni.”
