Stefano Okaka se la ride in Turchia, dove col suo Başakşehir sta vivendo una nuova vita. Sì, perché l’attaccante ne ha sette come i gatti, forse anche qualcuna in più: “Nessuno pensava potessi rialzarmi così tante volte dopo mille cadute – racconta Okaka nell’intervista concessa a calciomercato.com – Spesso sono ripartito da zero, tirandomi sempre su”.
Lo sa bene anche la sorella Stefania, ieri pallavolista e oggi mental coach: “Mi manda sempre messaggi motivazionali, ma per lavorare su di me ci vorrebbe uno scienziato”.
Un occhio alla serie A c’è sempre: “Per forza, con l’Udinese così in palla non posso non seguirla”.
12 squadre in carriera, ma due sono quelle a cui è rimasto più affezionato: “La Roma, perché lì sono cresciuto; ma la squadra nella quale mi sono sentito meglio è l’Udinese. Avevo un ottimo rapporto con tutti, dal presidente Giampaolo Pozzo ai nutrizionisti. Con Marino ci sentiamo ancora spesso, ogni volta che faccio gol mi scrive o mi chiama. Per me è sempre stato un punto di riferimento”.
E su un eventuale ritorno in Italia: “Mai dire mai. A ogni sessione di mercato c’è qualche contatto, ma io cerco sempre la strada migliore per me: sono molto onesto con me stesso, non voglio accontentare il mio ego. Voglio stare dove posso divertirmi e dare il mio contributo al 100%”.