Fernando Llorente, ospite del canale ufficiale, ha parlato del momento della squadra: “Sono molto contento, ci tenevo tanto a segnare. Mi sono subito trovato benissimo in questa società, che ha una grande organizzazione. Era una partita molto importante per staccarci dalla zona bassa, ora siamo più tranquilli ma dobbiamo cercare di continuare a vincere per vedere dove possiamo arrivare”.
Feeling immediato con Udine: “Sì, dall’inizio mi sono trovato come a casa. Non mi aspettavo una società così, ma dal primo giorno mi sono reso conto che questo è il miglior posto che avrei potuto scegliere. Sono stato in tante squadre, questa è a livello di un top club.
Gotti ti ricorda qualche allenatore che hai avuto in precedenza? “Con Conte e Allegri facevamo il 3-5-2 con un blocco compatto, alla stessa maniera. Ma forse di là c’erano grandissimi giocatori e dovevamo dominare di più le partite. Qui facciamo un grande blocco difensivo e poi andiamo in contropiede. Ma i risultati ci fanno guadagnare fiduca e penso che giocheremo sempre meglio al calcio”
Sapevamo che il Sassuolo ci poteva fare tanto male se lo lasciavamo giocare dentro. Serviva il giusto atteggiamento”.
Quanta importanza date alla tattica? “Tantissima. Prima di arrivare in Italia non avevo quasi lavorato tatticamente. Poi qui ho visto che è molto importante, le squadre basano tutto su questo”.
Il tuo atteggiamento molto umile e disponibile verso la squadra ha colpito tutti: “Nel calcio devi dimostrare ogni giorno, anche il allenamento. Non basta quello che hai fatto in carriera. A Napoli non ho potuto dimostrare il mio valore, qui voglio far vedere a tutti, anche a me stesso, cosa posso dare. E voglio divertirmi. Mi è già capitato di lottare per la salvezza, a Bilbao e allo Swansea. Lì eravamo praticamente retrocessi. Questi momenti ti fanno imparare molto di più dei momenti in cui stai vincendo il campionato. E riesci a dare molto di più”.
La squadra è maturata? “Fin dall’inizio ho trovato un grandissimo gruppo. Sono arrivato in un momento difficile, la situazione era delicata. C’era soddisfazione per il pari con l’Inter, ma c’erano ancora problemi. Poi la squadra sta crescendo, ma può farlo ancora di più, fare un bel calcio e magari mostrarlo nelle prossime partite”.
Che obiettivo bisogna porsi? “Dobbiamo andare avanti partita per partita. A Genova sarà una gara difficilissima, ma sono convinto che se teniamo l’atteggiamento delle ultime partite, potremo fare una grande gara”.
Cosa ti ha spinto verso Udine? “Mi trovo bene in Italia. Ho avuto la fortuna di conoscere Pereyra quando ero alla Juve. Lui e Rodrigo De Paul mi han detto di venire e mi hanno convinto”.
De Paul che giocatore è ? “Un top player. Sta giocando a livello altissimo, non solo per la qualità ma anche per la mentalità. E’ un grandissimo capitano, abbiamo tanto bisogno di lui”.
Tu e la città: che impatto hai avuto? “Mi piace tantissimo. L’impatto è stato bello. Abito in centro, vicino al Duomo. E’ piccola, ma per la vita in famiglia che faccio io, è perfetta”.
Il tuo gol bello e caparbio: “Non sono uno che si butta per terra per chiedere falli. Se finisco giù, è perchp mi hanno spinto. Se non avessi segnato, sarebbe stato rigore netto”.
La cucina friulana la conosci? “Ancora no, devo provare tante cose. Spero che aprano presto i ristoranti per provare tutto”.
Ti sei prefissato un obiettivo di gol? “No, penso alla squadra, ad aiutare l’Udinese a stare più in alto possibile. Poi meglio faccio, più felice sono. Spero di aiutare sempre l’Udinese, come sto facendo”.
Vuoi dire qualcosa ai tifosi? “Li saluto e non vedo l’ora di vederli allo stadio a tifarci. Ancora non so cosa significhi essere un giocatore dell’Udinese con i tifosi allo stadio. Spero possano tornare presto”.
