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La moviola di Milan-Udinese 1-1

La Gazzetta dello sport dà 6 all'arbitro Massa per la direzione in Milan-Udinese 1-1
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport dà 6 all’arbitro Massa per la direzione in Milan-Udinese 1-1 perchè “partita non semplice, ricca di episodi e contrasti al limite. Sugli episodi chiave, sceglie l’interpretazione giusta, ma non sempre il metro è costante nei 90 minuti”,

La moviola conferma che c’è il rigore causato da Larsen, non quelli di Kessie e Llorente: “Iniziamo dalla fine: c’è il calcio di rigore che dà al Milan il pareggio: su cross di Rebic dalla sinistra, Stryger-Larsen colpisce il pallone con la mano. C’è una leggera spinta di Leao sul difensore danese, ma non sembra forte da giustificare un intervento così scomposto. I friulani lamentano l’extra recupero rispetto ai 5’ concessi, ma non ci sono le basi per la protesta: dopo il 90’ ci sono state due ammonizioni, che hanno fermato il gioco e il fallo di mano arriva 5 secondi dopo il 95’. Giusto, invece, al 17’ non concedere il rigore al Milan: Kessie in area viene leggermente trattenuto da Arslan e finisce a terra. Massa fa cenno di proseguire e il Var Banti non interviene. Così come è giusto non intervenire all’88’ su una lieve trattenuta di Kjaer ai danni di Llorente”.

Per il Corriere dello sport, Massa non è al top e si merita il 5,5: c’è il rigore su Larsen, non quello su Kessie: “Non convince l’internazionale Massa, irrimediabilmente perso dietro l’inseguimento di qualcosa che non ha mai raggiunto. Poco accettato in campo, carente sotto il profilo disciplinare. Vede però bene il contatto Arslan-Kessie, rischiano tanto Rebic e Theo Hernandez, il rigore nel finale c’è.

PENALTY – Cross in area dell’Udinese, Stryger Larsen (sul quale Leao poggia le mani sulla schiena, non c’è una vera e propria spinta) alza il braccio sinistro e tocca il pallone in maniera netta. Massa ha valutato quel contatto non decisivo ai fini dell’intervento del bianconero, rigore di conseguenza.

NO RIGORE – Nel contatto tra Arslan e Kessie, è quest’ultimo il primo ad allacciarsi all’avversario, con il braccio sinistro dietro la schiena del bianconero, poi nel girarsi perde equilibrio per il contrasto e si porta dietro Arslan. Kjaer-Llorente, stesso metro: non c’è rigore, contatto minimo.

CHE RISCHIO – Rischiano davvero tanto sia Rebic che Theo Hernandez (in entrambi i casi, gialli arrivati in grande ritardo, come se a Massa servisse un suggerimento). Rebic colpisce al volto con una scarpata Becao, che sta cadendo a terra: vero, non c’è volontà di colpirlo, ma neanche di saltarlo. Entrata in ritardo di Theo Hernandez su Molina: la scivolata è dura, per fortuna lo prende di striscio”.

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