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Dalla Curva il grido: “Fermatevi!”

La pagina Facebook della Curva Nord1896 pubblica la riflessione di una delle anime storiche della Curva Nord.
Monica Tosolini

La pagina Facebook della Curva Nord1896 pubblica la riflessione di una delle anime storiche della Curva Nord. Con parole decise e con una chiara provocazione scrive alle società, ai dirigenti e alla Lega calcio per sensibilizzarli, invitandoli a non riprendere il campionato.

“SIATE PIU’ EGOISTI, FERMATEVI!”

Lettera aperta a Presidenti, Manager, Dirigenti, Federcalcio, CONI, politici vari, allenatori, giocatori professionisti nostrani e stranieri Lega di serie A

Da tanto tempo per sorte, nascita o merito tutti voi ricevete molto dalla passione e dall’amore di molti italiani per il gioco del calcio (football).

Ora in questi giorni la nazione , le città, i paesi, la grande maggioranza della gente hanno altre priorità.

Le vostre liti, le vostre discussioni diventano noiose. Adesso, per un periodo qualcosa dovreste restituire o almeno smettere di avere.

Abbiate una prospettiva sul futuro, guardate con occhio lungo al domani, usate spirito di sopravvivenza per difendere i vostri interessi; se tenete al vostro mondo dorato.

Siate egoisti pensate a voi stessi. Se volete guadagnare state fermi.

Non dovete farlo per buon cuore ma per voi.

Non dovete farlo per i tifosi (i vostri veri datori di lavoro) ma per voi.

Non dovete farlo per il più bel gioco del mondo, ma per voi.

Non dovete farlo per giocatrici e giocatori di altre leghe, ne per i dilettanti, non per bambini o bambine, ragazze e ragazzi, uomini e donne atleti, per il solo divertimento nelle mille e mille squadre su tantissimi campi di questo paese.

No! Dovete farlo per voi

Non dovete farlo per lo svago, la fantasia, la poesia che il calcio regala (leggete tra i tanti cantori di questo sport Brera, Mura o Pasolini).

Fatelo per voi.

Non dovete farlo per più di un secolo di tradizioni, di storie, di vite dedicate a questo meraviglioso divertimento.

Fatelo per Voi.

Non dovete farlo per milioni di bambini che corrono su un prato verde o in un cortile con le vostre maglie addosso.

Fatelo per voi.

Non dovete farlo per quel bambino che aspetta ore (con i genitori) per avere l’autografo del suo campione.

Fatelo per voi.

Non dovete farlo per chi ha un abbonamento da sessant’anni allo stadio

Fatelo per voi.

Non dovete farlo per quello che rappresentano i vostri colori, le vostre squadre a tante persone.

Quelle maglie che sono appartenenza ad un gruppo ad un territorio ad una passione comune a uno stare vicini per condividere emozioni, gioie e dolori, vittorie e sconfitte.

No! non fatelo per questo; Fatelo per Voi.

Se volete salvare il vostro lavoro, se volete ritrovare il vostro futuro se ci tenete ai vostri guadagni, siate egoisti fermatevi!

Se non lo fate, se in questo momento e vi farete guidare da angoscia e cecità guardando solo all’immediato allora amici miei distruggerete il calcio professionistico.

Scelte sbagliate prese di corsa ora in cinque minuti faranno crollare il vostro mondo negli anni a venire.

Pensate a voi stessi, pensate ai vostri interessi e a quelli di chi vi circonda (sponsor, media, lavoratori).

Siate lungimiranti, ascoltate: C’è un punto importante, fondamentale, ineliminabile: il motivo unico del successo di questo sport è lo stare assieme, il vivere assieme e il condividere i sentimenti per la propria squadra.

Senza poter tifare, senza gridare, piangere, ridere per un goal fatto o sbagliato per un fuorigioco per un colpo di classe per una gran parata o per un palo ecco, senza questo da vivere con gli altri, il calcio che tutti conosciamo non esiste.

Continuando su questa strada, volendo giocare a porte chiuse parlando e ragionando solo di soldi e interessi, di titoli, coppe e campionati da assegnare per forza, di partite in stadi vuoti isolati da tutto e da tutti, ecco così facendo state sbagliando.

Correte il rischio di passare da spalti vuoti a stadi semi pieni e con tanti tifosi in meno.

Dividendo la gente, dividendo la passione, dividendo le famiglie, dividendo gli amici e, senza bandiere senza cori senza le curve siete fuori strada, siete lontani.

Dovete pensare un po’ anche alla salute dei vostri dipendenti (calciatori compresi) e delle loro famiglie.

Se credete di isolare il vostro popolo, la vostra gente e mettere ognuno per conto proprio davanti ad una tv, un computer, un iphone a guardare solitario delle false partite in streaming senza potersi abbracciare per un goal allora non avete capito nulla.

Lascerete indietro e dividerete il vostro pubblico; rompendo un patto lungo e duraturo. Quest’idea vi si girerà contro.

Il popolo, la strada non dimentica, ha una gran memoria.

Siete dei privilegiati, se volete rimanerlo difendendo i vostri interessi dovete fare una scelta facile e semplice: State fermi!!

Ne usciremo tutti assieme senza dividerci e senza lasciare nessuno indietro, vedete di pensare a salvaguardare i dipendenti (i lavoratori veri) del vostro mondo.

Guardate chi vi sta vicino e se volete aiutate qualcuno.

Il popolo si è fermato siatene meritevoli; salverete il calcio professionistico e soprattutto voi stessi, siate egoisti ed aspettate tutti.

Se nessuno molla e restiamo uniti ce la faremo.

Andrà tutto bene.

Assieme vinceremo questa partita.

W l’Italia W il Friuli W l’Udinese W la Curva Nord.

Uno dei tanti di una delle tante curve italiane

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