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Come tifa l’Italia: Udinese quintultima per bacino d’utenza in serie A

Un'indagine di StageUp-Ipsos ripresa dalla Gazzetta dello sport ha analizzato i dati su come è cambiato il tifo in Italia in seguito al Covid.
Monica Tosolini

Un’indagine di StageUp-Ipsos ripresa dalla Gazzetta dello sport ha analizzato i dati su come è cambiato il tifo in Italia in seguito al Covid. “La Juve rimane la più amata ma è in calo, +19% invece per l’Atalanta”.

La rosea spiega che “i tifosi delle squadre di Serie A sono complessivamente diminuiti del 2,6% in un anno, dai 25,3 milioni rilevati nel corso della stagione 2019-2020 ai 24,6 milioni dell’ultimo campionato (viene individuata la media mobile tra le due rilevazioni compiute all’inizio e alla fine della stagione sportiva, ciascuna delle quali con un campione di 1.800 persone rappresentativo della popolazione italiana di età compresa tra 14 e 64 anni). In dodici mesi si sono persi per strada circa 700mila sostenitori anche perchè, spiega Giovanni Palazzi, amministratore delegato di StageUp ‘Tenere lontani i tifosi dal momento agonistico “live” tende, nel lungo periodo, a diminuire l’empatia e l’emotività allentando il legame tra il sostenitore e la propria squadra del cuore. Infatti, un anno fa non erano stati registrati cali di interesse: 25.234.000 tifosi di squadre di Serie A nel 2018-19, 25.270.000 nel 2019-20. C’era stato lo shock della prima ondata del coronavirus, il lockdown delle città, ma il fatto che il campionato fosse stato portato a termine nell’emergenza aveva rincuorato gli appassionati. Poi, con il passare dei mesi, la speranza che la pandemia potesse risolversi in poco tempo si è via via affievolita. Un anno intero di divieto di accesso agli stadi ha pesato parecchio e si è tradotto in quel -2,6 per cento di tifosi. Non solo. In presenza di uno spettacolo più virtuale, vissuto soltanto attraverso la tv e gli altri media, venendo meno il legame fisico con la squadra, le variazioni del tifo in base a fattori contingenti come i risultati sportivi si sono rivelate più ampie del solito…..In generale, allargando il discorso all’ultimo decennio, è ben chiara ormai la trasformazione del tifo calcistico verso un approccio meno fanatico e più fluido. Prima i millennials, poi la generazione Z: ci troviamo di fronte a un ricambio generazionale che impatta profondamente sulle dinamiche del tifo. Il vecchio concetto di squadra del cuore si sta pian piano sfaldando. E, specie per i top club, la platea globale risulta essere sempre più strategica. Così come quelle persone non propriamente appassionate di calcio, da conquistare per allargare i bacini”.

Ed ecco quindi i numeri: la Gazzetta li propone squadra per squadra.

Per quanto riguarda il bacino d’utenza, l’Udinese può contare oggi su 154mila tifosi: ha perso il 7% e si trova al quintultimo posto tra le attuali società in serie A per numero di tifosi. Dietro ci sono Sassuolo (83.000 ma +12%); Salernitana (82.000); Spezia (56.000) e Empoli (42.000). Davanti a sè l’Udinese ha, tra le altre, la neo promossa Venezia (220.000); Genoa (216.000); Verona (201.000)

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