Jeriano Braaf, papà del talento olandese Jayden, neo acquisto dell’Udinese, ha presentato il figlio a Telefriuli, nel corso della trasmissione ‘Bianconero XXL‘: “Confermo che la trattativa portata avanti dal suo agente con l’Udinese è andata a buon fine. Jayden arriva in prestito secco, per sei mesi. Però non posso dare ulteriori dettagli sul contratto. Posso solo parlarvi di lui. E’ un giocatore molto tecnico, molto rapido, bravo nell’uno contro uno. Ha fatto ottime cose al Manchester City”.
Come mai ha scelto Udine? “Dovete chiederlo a lui. Lui è un giocatore, va molto a sensazioni. Lui prende da solo le decisioni. E quindi lui sa perchè ha scelto Udine. Come padre, io mi limito a consigliarlo. Ma lui è un ragazzo particolare, solo lui sa i motivi delle sue scelte. Ripeto, dovete chiederlo a lui”.
La scelta dell’Udinese: ci ha pensato molto o è arrivata all’improvviso l’offerta dei friulani? “No. Lui aveva molti club che si erano fatti avanti per averlo. Aveva diverse opzioni. In molti hanno visto video di lui, le sue performance nelle giovanili del Manchester City. Anche perchè era stato eletto come il miglior giovane. Aveva diverse opzioni tra cui scegliere, l’Udinese era una di queste e lo ha corteggiato a lungo”.
Come mai non ha giocato molto ultimamente? “Posso dire che ha riflettuto molto sul suo futuro, sulle possibilità per la sua carriera. Lui voleva giocare in prima squadra, con le qualità che ha, si sente pronto per questo. Nel City voleva giocare in Prima squadra, è un ragazzo ambizioso. Il suo principale obiettivo era di giocare in prima squadra. Io posso dire che sono un padre molto orgoglioso di lui, è un bravo giocatore e vedremo ciò che accadrà”.
Cosa si aspetta da questi sei mesi all’Udinese? “Se avrà l’opportunità di giocare in prima squadra, dimostrerà il suo valore, ne sono certo. Se potrà giocare, vi farà vedere belle cose. E’ un giocatore molto bravo”.
Il fatto che ad Udine ci siano altri giocatori olandesi, lo ha spinto un po’ verso il Friuli? “No. Jayden è uno che pensa a se stesso. Come ho detto, prende le decisioni per motivi che solo lui conosce, ma non credo proprio che si sia fatto influenzare dalla presenza di altri olandesi in squadra”.
