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Sottil: “Sapevo che saremmo tornati protagonisti”

Mister Andrea Sottil a Dazn ha commentato il successo della sua Udinese
Monica Tosolini

Mister Andrea Sottil a Dazn ha commentato il successo della sua Udinese:

Squadra spregiudicata “Sì, quando gestisci i ragazzi percepisci sensazioni, umori, squadra che ha sempre voluto imporre il proprio gioco. Che ha sempre offerto la prestazione. Da Bergamo loro hanno voluto migliorare delle situazioni che ci hanno penalizzato senza farci portare a casa la vittoria. Poi siamo stati più sereni, sbarazzini nel senso buono. Non presuntuosi, ma giocarsi la propria partita. Questa sera mi sentivo di mettere una formazione tecnica soprattutto per i due mediani in campo come Tucu e Samardzic. Due attaccanti e i quinti ad attaccare sistematicamente. Ero convinto. I ragazzi hanno interpretato bene la partita preparata”.

Su Samardzic e Success “Chiedo tanto negli allenamenti, tutto nasce dal lavoro quotidiano. Nell’insistere e nell’essere intensi. E’ una conseguenza. Lui diventerà un campione, ha alzato la velocità. Quando gioca e giocherà a velocità superiore sarà importantissimo. Success è straordinario. Ha una tecnica pazzesca, incredibile. Sa legare il gioco, fa assist. Con lui stiamo lavorando sul volere il gol. Sembra si accontenti di fare assist, sembra un paradosso ma è così: ama fare gli assist. Ma è fantastico. Ci provo in tutte le maniere, bisogna anche gestirlo bene, mai visto quadricipiti e flessori come Success. Spaventosi. Sono sempre lì a stimolarlo

La lettura del gioco. E su Beto… “La squadra è cresciuta, maturata molto sulla gestione. Sulle transizioni. Su capire quando bisogna mettere equilibrio, quando si attacca, le preventive, chi deve stare sotto le linee palla. Il sacrificio. Insomma: sono contento, veramente, che la squadra sia maturata. Beto è del 1998, diventerà un grande attaccante. Lavoriamo tutti i giorni. E’ straordinario, vuole migliorarsi. Deve migliorare nel gioco di coppia“.

Più tardi, poi: “Io non ho mai smesso neanche un minuto di non credere in questa squadra. Li vedo tutti i giorni allenarsi duramente ed ero assolutamente convinto che saremmo tornati protagonisti. Contro una corazzata contro il Milan non era facile tirare fuori questa personalità e spregiudicatezza, si son presi ogni responsabilità su ogni pallone, con grande sacrificio e disponibilità da parte di tutti, anche da chi è entrato. Sono veramente orgoglioso di questi ragazzi e si sono meritati questa vittoria.

Sulla scelta di aver schierato dall’inizio Pereyra e Samardzic mezzali: “l’idea nasce dalla preparazione della partita che faccio sempre con i ragazzi e dare loro un segnale. Volevo che loro tornassero completamente spregiudicati e secondo me sono stati molto bravi, siamo andati a vincerla lì la partita perché abbiamo dato molto fastidio tatticamente al Milan.

L’allenatore bianconero sottolinea un’altra bella prestazione di Ehizibue, cresciuto molto in queste ultime gare: “La sua crescita è dovuta al duro lavoro e dalla sua grande disponibilità. È un ragazzo straordinario, molto umile. Ha grande qualità ed è cresciuto molto soprattutto senza palla, sta prendendo sempre più confidenza senza palla ed ha una condizione atletica eccezionale. Vorrei anche sottolineare la prova difensiva della squadra, è cresciuta molto a livello collettivo, reggiamo bene i duelli e manteniamo la linea alta. Complimenti veramente a tutti.”

A Sky, infine: “La regola sul rigore è chiara, quindi il Var è obbligato a intervenire. Nell’impeto, ho forse alzato un po’ i toni con il quarto uomo ma non ho detto nulla di che. Mi sono chiarito con l’arbitro e mi dispiace. Sono però contento di questa grande vittoria. I risultati li determiniamo noi attraverso le nostre prestazioni. Siamo più attenti sui particolari. Dalla partita di Bergamo è cambiato qualcosa. Siamo tornati più spavaldi. Con i nostri esterni abbiamo fatto molto male al Milan. La vittoria è meritata. Samardzic diventerà un campione. È un 2002 con tecnica, tiro e intelligenza. Stiamo lavorando con lui sull’intensità. È un ragazzo che mi ascolta molto e ha tanta fame. A me piace giocare con le mezze ali a piede contrario. Pafundi? E’ un ragazzino che un anno fa giocava solo in Primavera. Quest’anno è stato aggregato a pieno regime alla prima squadra. Gli stiamo facendo fare gli step giusti per farlo crescere. Sono d’accordo quando Mancini dice che sia un patrimonio. Per lui e per il club è un motivo di grande orgoglio essere convocato. Bisogna dargli il giusto tempo“.

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